Keller-Sutter e Parmelin da Rubio, un meeting che sa già di “nulla di fatto”


Presidente e vicepresidente della Confederazione hanno incontrato a Washington il Segretario di Stato in una visita in extremis apparentemente infruttuosa. Un comunicato previsto solo al rientro in Svizzera.
Presidente e vicepresidente della Confederazione hanno incontrato a Washington il Segretario di Stato in una visita in extremis apparentemente infruttuosa. Un comunicato previsto solo al rientro in Svizzera.
WASHINGTON D.C. - Dazi al 15%, come quelli vigenti per l'Unione Europea. Sarebbe questo l'obiettivo della rappresentativa svizzera negli Stati Uniti composta dalla presidente Karin Keller-Sutter e dal vicepresidente Guy Parmelin.
I due, confermano diverse fonti, hanno iniziato il previsto colloquio con il Segretario di Stato americano Marco Rubio attorno alle 16:15 che si è poi protratto per un'ora.
Le foto dell'incontro sono state postate da Keller-Sutter sul suo account X, ma per ora non sono noti i contenuti (o gli esiti) dello stesso: «Si è parlato di collaborazione bilaterale, la situazione dei dazi e di vari temi internazionali», ha genericamente commentato la presidente della Confederazione.
Keller-Sutter ha dichiarato ai rappresentanti dei media che il colloquio è stato «piacevole», ma non ha fornito dettagli sul contenuto. I due membri del Consiglio federale hanno deciso di non tenere una conferenza stampa nella capitale statunitense. Una si terrà dopo il loro ritorno in Svizzera, «probabilmente venerdì», riporta l'agenzia stampa Keystone-Sda.
Secondo molti osservatori, in base a quanto trapelato fino a ora, è molto poco probabile che si riesca a evitare l'introduzione degli amari dazi del 39% che dovrebbero entrare in vigore domani, giovedì 7 agosto.
Bei dem heutigen Treffen mit Aussenminister @SecRubio haben wir die bilaterale Zusammenarbeit zwischen der 🇨🇭 und den 🇺🇸, die Zoll-Situation sowie internationale Themen diskutiert. @ParmelinG pic.twitter.com/tu8BT2dAI4
— Karin Keller-Sutter (@keller_sutter) August 6, 2025
Non è ancora chiaro se Keller-Sutter e Parmelin incontreranno oggi anche il presidente Trump (sebbene anche qui, la possibilità appare poco probabile).
Il tycoon dovrebbe pronunciarsi davanti ai media americani nella tarda serata di oggi (le 22:30 circa di mercoledì), non si sa però se si parlerà o meno di Svizzera quanto piuttosto degli incontri avvenuti in giornata con la Russia di Putin.
La giornata con gli occhi puntati Oltreoceano della SMI si chiude in negativo
La borsa svizzera chiude in ribasso una seduta tutta trascorsa nell'attesa di novità sul fronte dei dazi: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'755,32 punti, in flessione dello -0,87% rispetto a ieri.
Il tema delle barriere doganali interessa anche numerosi altri paesi e l'atmosfera generale è di nervosismo: dappertutto si cerca di capire quali nuovi equilibri stanno emergendo nel commercio globale. Non mancano inoltre i timori riguardo alle ripercussioni che le politiche del presidente americano Donald Trump potrebbero avere in relazione all'inflazione e alla congiuntura negli Stati Uniti.
Sul fronte interno sorvegliate speciali erano Novartis (-3,25% a 92,37 franchi), Roche (-2,66% a 248,60 franchi) e Lonza (-2,19% a 544,40 franchi), dopo che Trump ha minacciato di imporre dazi del 250% sui prodotti farmaceutici. Scarso supporto al listino è giunto anche da un altro peso massimo, Nestlé (-0,86% a 71,36 franchi).
Ats



























