Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Svizzera, altro che accordo: Trump aumenta i dazi al 39%

Da Washington arriva una vera e propria mazzata nei confronti di Berna. Il Consiglio federale: «C'è grande rammarico, ma continueremo a trattare».
AFP/Brendan Smialowski
Fonte ats / red
Svizzera, altro che accordo: Trump aumenta i dazi al 39%
Da Washington arriva una vera e propria mazzata nei confronti di Berna. Il Consiglio federale: «C'è grande rammarico, ma continueremo a trattare».

BERNA -  I dazi imposti dagli Stati Uniti alla Svizzera saranno del 39%: è quanto emerge da un elenco pubblicato ieri a Washington. L'entrata in vigore è prevista per il 7 agosto, per lasciare alle dogane il tempo per implementare le nuove regole.

Ciò significa che l'aliquota tariffaria per la Confederazione è ancora più alta di quella annunciata dal presidente americano Donald Trump in aprile: all'epoca si parlava del 31%.

Tutta la delusione del Consiglio federale - Che tra Svizzera e Stati Uniti non si fosse trovata un'intesa era chiaro fin da ieri sera. La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter spiegava infatti che nonostante un colloquio telefonico tenuto con Trump non fosse stato possibile «raggiungere un accordo sulla dichiarazione d'intenti negoziata tra la Svizzera e gli Stati Uniti», in quanto «per il presidente, il deficit commerciale è una questione prioritaria». Ma se uno sconto era escluso, nessuno si aspettava un aumento dei dazi.

«Il Consiglio federale - si può leggere sul profilo ufficiale del Governo su X - prende atto con grande rammarico che, nonostante i progressi compiuti nei colloqui bilaterali e l’atteggiamento molto costruttivo assunto sin dall’inizio dalla Svizzera, gli USA intendano applicare dazi aggiuntivi unilaterali di entità considerevole sulle importazioni svizzere».

Bozza ignorata - Berna sottolinea poi come questo balzello del 39% si discosti «notevolmente» dalla bozza di dichiarazione d'intenti congiunta. «Quella bozza - sottolinea il Consiglio federale - era il frutto di intensi colloqui tra la Svizzera e gli Stati Uniti negli ultimi mesi ed era stata approvata dal Consiglio federale il 4 luglio 2025».

I contatti continueranno - Il Consiglio federale intende ora analizzare la nuova situazione per poi decidere cosa fare in futuro. «La Svizzera - precisa il Governo - era e rimane in contatto con le autorità competenti degli Stati Uniti e prosegue nella ricerca di una soluzione negoziata con gli USA, in conformità con l’ordinamento giuridico svizzero, compresi gli obblighi sanciti dal diritto internazionale».

Per Trump il deficit commerciale è «una minaccia» - Per Trump, la questione principale è rappresentata dal deficit commerciale. Nel decreto, Trump definisce le conseguenze dei disavanzi fra esportazioni e importazioni «una minaccia insolita e straordinaria alla sicurezza nazionale e all'economia degli Stati Uniti». Per questo motivo in aprile aveva iniziato a imporre tariffe aggiuntive sull'import: pochi giorni dopo aveva abbassato l'aliquota tariffaria per molti paesi (Svizzera compresa) al 10% e aveva concesso un periodo di negoziazione di 90 giorni, fino al primo agosto, per presentare proposte su come compensare i deficit commerciali.

Per quanto riguarda l'elenco ora pubblicato - in cui è inclusa la Svizzera - Trump ha scritto che «alcuni paesi» hanno concluso un accordo commerciale o di sicurezza con gli Stati Uniti o sono in procinto di farlo. Non è chiaro se la Confederazione sia tra questi. Nell'ottica di Trump i dazi stabiliti nell'ordinanza si applicheranno a tali nazioni fino a quando queste intese non saranno concluse «o fino a quando non emetterò ordini successivi che definiscano i termini di questi accordi».

Non è chiaro se la Berna possa o voglia continuare a negoziare con gli Stati Uniti. Mercoledì Keller-Sutter aveva dichiarato che trattative possono sempre essere portati avanti. Di norma, «non è mai detta l'ultima parola», aveva affermato in quell'occasione.

Gli altri - Le barriere doganali imposte ai vari paesi vanno dal 10 al 41%. Trump ha imposto i dazi più alti alla Siria, mentre l'Ue, il Giappone, la Corea del Sud e numerosi altri stati sono soggetti a un'aliquota del 15%.

Il primo dato di rilievo è che, nonostante i timori in Europa e la mancanza di unanimità, l'accordo stipulato dal presidente americano e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in Scozia ha retto. Nella lunga lista di paesi colpiti dalle misure, infatti, l'Unione europea resta con un dazio del 15%, come stabilito nell'incontro bilaterale tra i due leader. Confermato anche quello per il Giappone, al 15%, e la Gran Bretagna al 10%. Penalizzato, invece, il Canada con un aumento dal 25% al 35%, «in risposta alla continua inazione e alle ritorsioni di Ottawa». Il premier dell'Ontario Doug Ford ha esortato il primo ministro canadese Mark Carney a non cedere.

Invariati anche i dazi per l'India, al 25% e la Corea del Sud al 15%. Nella lista pubblicata in serata dalla Casa Bianca si precisa, inoltre, che le merci importate da ogni nazione del mondo saranno soggette a una tariffa del 10%, a eccezione dei beni provenienti dai 92 paesi elencati in un allegato, che sono soggette a tariffe più elevate. Il dazio più alto riguarda i prodotti provenienti dalla Siria, che saranno tassati al 41%. Il Brasile è ancora dato al 10%, ma un precedente ordine firmato da Trump nel pomeriggio di giovedì ha aggiunto un ulteriore dazio del 40% su alcune merci per punire il presidente Lula, in risposta al processo all'ex presidente, Jair Bolsonaro.

Oltre alle nuove tariffe stabilite per ciascun paese, l'ordine esecutivo di Trump stabilisce anche un dazio del 40% su qualsiasi merce che la U.S. Customs and Border Protection determini essere stata «trasbordata» per evitare misure più elevate altrove. Ciò avviene principalmente quando merci prodotte in Cina vengono spedite in un altro paese e riconfezionate.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
Naviga su tio.ch senza pubblicità Prova TioABO per 7 giorni.
COMMENTI
 

Lucio30 2 mesi fa su tio
Cassis sveglia i soldi li prendi ..,,,,,,,,,,

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a Lucio30
Lascia fuori Cassis per l'amor del Cielo, che con lui rischiamo di trovarci i dazi al 300%...

Yoebar 2 mesi fa su tio
Boicottare Stati Uniti, anche con vacanze.

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a Yoebar
Non posso, non ho mai pensato di andarci dunque non cambierebbe nulla. XD

Lèmiavoncia 2 mesi fa su tio
Bah, vedremo cosa succederà nei prossimi giorni.

Zeno 2 mesi fa su tio
Basta con la politica mondiale a livello Federale da parte dei svenditori della CH

Zeno 2 mesi fa su tio
Tutto un inganno architettato dal nostro... CF quale pretesto per farci entrare nell UE, vegogna CF da dfestituire al più presto

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a Zeno
Sai che con i tempi che corrono potrebbe anche essere plausibile?

PeterTIO 2 mesi fa su tio
A mio avviso si è semplicemente dimenticato di considerarci, e quindi non ha firmato. Tra una settimana qualche suo consigliere lo informerà e aggiusterà il tiro . I leader dei paesi europei e si, anche i nostri, dovrebbero calibrare meglio con chi si stanno relazionando, un presidente che si chiede se la Spagna è nei Brics … nessuna logica politica calza a questo personaggio

The Joker 2 mesi fa su tio
personalmente, quello che mi preoccupa di più sono le aziende che anche se non vengono toccate dai dazi, aumenteranno lo stesso i prezzi, cavalcando l'onda del catastrofismo, di furbacchiotti siamo pieni. come chi aumentava i prezzi per via della guerra in Ucraina e prima ancora per il Covid in Cina, da dove sembra che vengano tutte le materie prime, facendo a turno. Tra poco ci faranno pagare (per dire) 6 uova 20 franchi con la scusa dei dazi, anche se le produciamo in Svizzera. Trump dura ancora solo 4 anni, ma i prezzi non scenderanno mica, nemmeno se l'aria che tira cambia... Tutte ditte a piangere stracciandosi le vesti, ma dietro la facciata si fregano le mani pregustando i guadagni. Lo so che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

Arcadia-bis 2 mesi fa su tio
Aldilà delle considerazioni che ognuno può fare sul lavoro del nostro CF, che io considero piuttosto ingenerose perché le decisioni che devono prendere sono ben più complesse e gravose oggi rispetto al passato, trovo grave e triste che ad un uomo solo possa essere permesso di creare tanto caos e sofferenza nel mondo. Perché i dazi creeranno sofferenza a chi già oggi fa fatica. L’inevitabile aumento dei costi colpirà tutti, americani , europei, asiatici, ecc…, soprattutto tra le fasce più in difficoltà . Perché tutto ciò avviene in maniera molto brusca, ci vorrà tempo per permettere alle aziende di cambiare le loro abitudini e assorbire lo shock creato artificialmente da un solo uomo.

medioman 2 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia-bis
Sofferenze come quelle di Gaza?

Arcadia-bis 2 mesi fa su tio
Risposta a medioman
Benaltrismo ne abbiamo?

giuvanin 2 mesi fa su tio
Dove sono adesso i nostrani fans di Trump? Cosa dicono? Stanno preparando le valigie per emigrare negli USA? Per poi magari finire in gabbia in Florida…

Matan 2 mesi fa su tio
Risposta a giuvanin
Non sono fans di Trump (come di nessun politico in generale). Ma devo dare atto che ha portato a casa contratti "multi-bilionari" con le sue mosse ed è riuscito ad aumentare le tasse ai americani del minimo 15% senza farlo direttamente. Che poi siamo in Svizzera e lui ci ha penalizzato non è una bella cosa.

cle72 2 mesi fa su tio
Sempre più burattini degli USA complimenti a chi governa e ai capi di stato. Complimenti anche a chi accoglie un dittatore e peggio gli stringe la mano a colui che è a capo di un genocidio.

Phenix 2 mesi fa su tio
Buon 1. Agosto! 🇨🇭 Anche al CF peggiore di sempre

tschädere 2 mesi fa su tio
in febraio al wef arrivera sicuramente questo tizio.io proporrei di tassare l`arrivo con il 200% e tutti i suoi seguci arrmati fino ai denti non concedere l`entrata su terreno federale, etrattenere i suoi veicoli non conformi alla legge federale sulla cirrcolazione.tutti questi veicoli devono prima essere visti tecnicamente a bienne,il che dura ca.2 mesi.cera gia una volta che uno svizzero aveva delle visioni ora sono io.

Lèmiavoncia 2 mesi fa su tio
Nel 2023 (ultimi dati disponibili) il PIL della Svizzera si attestava a 803,6 miliardi di franchi, mentre le esportazioni svizzere verso gli Stati Uniti hanno raggiunto un valore di 56,6 miliardi di franchi, solo il 7%.

Arcadia-bis 2 mesi fa su tio
Risposta a Lèmiavoncia
Il 7% non è poco . Per molti individui e molte aziende è la differenza tra lo stare bene e lo stare male.

Lèmiavoncia 2 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia-bis
Gli eventuali dazi vanno contestualizzati e quantificati.

tbq 2 mesi fa su tio
Pur con TUTTI i dovuti e necessari distinguo, la nostra situazione attuale ricorda molto quella del 1940-1945. Circondati da una pontenza ostile che vuole dettar legge nel nostro Paese, con cui gli USA sono in conflitto, ma con gli stessi USA che gradualmente aumentano il tenore dei loro ricatti verso di noi. La grande differenza è che allora avevamo politici e negoziatori eccellenti e coraggiosi, che risolvevano i problemi nell'immediato con lo sguardo sul lungo termine, oggi... ben poco c'è rimasto.

Pippopeppo 2 mesi fa su tio
Risposta a tbq
Oggi i nostri politici i problemi non li risolvono ma li creano

Hannoveraner 2 mesi fa su tio
Dove sono i grandi negoziatori svizzeri ?

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a Hannoveraner
Quelli grandi sono morti da tempo. Quelli che abbiamo oggi non valgono manco le suole delle loro scarpe.

Edulis 2 mesi fa su tio
Come si a discutere con un pazzo…. Complimenti a chi la votato…..

Lucio30 2 mesi fa su tio
Ringraziamo l’UDC (partito dei ricchi) che hanno sempre sostenuto Trump ed ora molto silente. La situazione deve cambiare immediatamente se non vogliamo sprofondare. Altri mercati ci attendono basta avere il coraggio di cambiare e smetterla di seguire il “sogno” , che non lo ė mai stato, americano

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a Lucio30
Davvero. Pensa che successo, se si fosse dato retta al PS (il partito creatore di poveri), quello che tramite la Consigliera Federale Calmy-Rey regalava a Hillary Clinton mezzo milione di franchi dei contribuenti pensando così di facilitare la fine dei ricatti e delle minacce dell'amministrazione Obama. XD

pardo54 2 mesi fa su tio
Risposta a tbq
Non so cosa sarebbe successo, ma quello che succederà è lì da vedere. Il passato è passato, il Presente è qui da vedere, sul futuro bisognerebbe avere una sfera di cristallo. Fatto sta che il mondo è governato da due pezzi narcisisti: Trump e Putin, burattinai che hanno alle loro dipendenze altri governanti peggio di Pinocchio.

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a pardo54
Attenzione, dire "il passato è passato" come se tutto ciò che è avvenuto sinora non contasse nulla è un grosso errore, e chi dimentica il passato generalmente la paga cara. Perché il passato non passa mai, tutt'altro, influenza il presente e modella il futuro. Nel nostro passato ci sono state due guerre commerciali USA contro di noi, a cui il mondo politico ha reagito sempre con molta sottomissione e remissività. Specialmente buona parte dei liberali e degli attuali "centristi", mentre i socialisti ogni volta che i Dem USA (Clinton, Obama e compagnia) tuonavano contro la Svizzera andavano in brodo di giuggiole. Con un tale atteggiamento passato, tu al posto di Trump che faresti?

Acero.1 2 mesi fa su tio
Purtroppo abbiamo a che fare con un poco di buono e pertanto non c'è da stupirsi di queste decisioni. L'aumento dei dati per l'esportazione verso USA creerà parecchi problemi alla nostra economia ed in particolare nel settore farmaceutico (nel 2024 abbiamo esportato circa 32 miliardi). Purtroppo la nostra nazione non ha la forza necessaria per contrastare queste decisioni (lo si è visto in questo momento). In pratica noi dagli USA importiamo per 16 miliardi ed esportiamo per 54 miliardi. Gli USA esportano a livello mondiale per circa 2.5 trilioni (dati 2019). Figuratevi a loro cosa importa se aumentiamo i dazi sulle nostre importazioni. Anche per il consiglio federale è molto difficile gestire la soluzione. Come è stato detto, anche se a molti non piace, la negoziazione deve continuare

JoeBlack 2 mesi fa su tio
Risposta a Acero.1
Ciao se il cittadino USA vuole curarsi con i medicinali li pagherà di più autogol

OrsoTI 2 mesi fa su tio
Risposta a JoeBlack
Oppure la casa farmaceutica svizzera porta la produzione di la e licenza 500 svizzeri di qua:) furbo

JoeBlack 2 mesi fa su tio
Risposta a OrsoTI
Probabilmente la casa farmaceutica produce già all'estero.

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a JoeBlack
Più che probabilmente, considerando che da decenni l'industria farmaceutica investe molto negli USA.

MrBlack 2 mesi fa su tio
Sono partner commerciali più affidabili Russia e Cina…purtroppo è la verità. Ma la Svizzera è un puntino nel mondo governato dal gruppo più debole da sempre. Troppi bla bla e pochi fatti concreti e niente coraggio. Inutile piangere, iniziamo a disdire la commessa per gli aerei, un segnale comunque importante di non completa sottomissione. E cerchiamo di far capire che vogliamo dipendere meno dagli USA sia import che export e Trump cambia atteggiamento.

medioman 2 mesi fa su tio
Risposta a MrBlack
Concordo con te.

PeterTIO 2 mesi fa su tio
Risposta a MrBlack
Abbiamo sbilanciato la neutralità in nome di valori comuni col risultato che ci siamo esposti a favore di politici che fanno il contrario del nostro interesse. Non sarà facile aggiustare il tiro.

PHS 2 mesi fa su tio
Per capire le motivazioni di tale scelta bisognerebbe conoscere cosa Trump pretende dalla Svizzera e che il consiglio federale non è disposto a cedere. Il caro presidente ha una visione sua sulla democrazia e il rispetto delle regole. Certo è dura ma sono persuaso che per gli esportatori diventerà un motivo in più di sfida e non un muro del pianto al quale la maggioranza dei commentatori appoggia la testa. Vedremo, ma ciò provocherà dei cambiamenti a livello di occupazione (delocalizzazione per i grandi e riduzione degli effettivi per le PMI)

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a PHS
Ho il sospetto che ciò che il CF non è disposto a cedere ha a che fare con i nostri vicini, non tanto con qualcosa di economico o di politica interna.

JoeBlack 2 mesi fa su tio
Ma dai poteva fare cifra tonda 40%. Chi vorrà i prodotti esportati da CH li pagherà di più. Il cittadino americano vedrà aumentare il costo e quando il borsellino sarà vuoto poi vedremo cosa succederà. Alternative esportare i prodotti CH da un altra nazione con dazi più bassi. Complimenti alla delegazione CH.

Jullo75 2 mesi fa su tio
Palestina libera✊🏾

OrsoTI 2 mesi fa su tio
Ditta svizzera vuoi vendere in USA? Chiudi la ditta in svizzera e aprila in UE. I dazi saranno meno della metà. Via posti di lavoro, ciao a soldi di tasse pagate da aziende….. grazie a tutti quelli che sono anti europa. Questa adesso è la conseguenza. Se eravamo in UE non avremmo avuto questo disastro. Metà

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a OrsoTI
Perché quella ipotetica ditta dovrebbe aprire in UE e subire dazi del 15% per esportare negli USA, quando può aprire direttamente negli USA e non pagare nulla in loco e pure nulla per esportare nell'UE e in Svizzera? Se fossimo stati nell'UE, il risultato sarebbe stato lo stesso, con la differenza che l'enorme, elefantiaca ed esosa burocrazia dell'UE avrebbe soffocato da tempo il nostro comparto produttivo. Per non parlare dei vari miliardi di franchi che avremmo dovuto versare ogni anno all'UE, o del raddoppio dell'IVA per finanziare sempre l'UE. Le ideologie sono belle, ma è la realtà quella con cui dobbiamo fare i conti.

JoeBlack 2 mesi fa su tio
Risposta a OrsoTI
Molte aziende hanno già delocalizzato in altre nazioni con costi minori. Spostare ora in USA é quello che vuole T. e chi decide di andare fa proprio il suo gioco. Bisogna tenere duro. Chi vuole i prodotti di lusso prodotti in CH li pagherà di più. Vedremo tea qualche mese come saranno messi gli USA con queste idee sui dazi. Affaire a suivre 🤔

Mar 2 mesi fa su tio
Risposta a OrsoTI
Mio dio cosa mi tocca leggere

Koblet69 2 mesi fa su tio
dai..il primo anno è quasi andato, ne rimangono 3 e poi Trump sarà solo nei libri di storia

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a Koblet69
Ma ciò che faremo nel frattempo resterà e sopravviverà a Trump. Specie se ci legheremo all'UE in eterno per risolvere un problema temporaneo.

Mr Joe 2 mesi fa su tio
La colpa non è del consiglio federale attuale ma di quello che nel 2014 si è abbassato per la prima volta i calzoni ed ha accettato il FATCA dagli USA per mezzo della quale gli Stati uniti esigono tutti i dati sui capitali detenuti nel mondo da persone assoggettate all’obbligo fiscale statunitense. Da quel momento la Svizzera ha smesso di essere una nazione forte ed ha iniziato a soccombere agli USA ed in seguito anche all’Europa

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a Mr Joe
FATCA imposti dal nobel per la Pace Obama, peraltro, e con l'aiuto dell'UE. Ma a parte questo, per trovare la prima "abbassata di calzoni" bisogna tornare inidetro di altri quindici anni, ai tempi di Bill (e Hillary) Clinton e al suo compare Bronfman. Sempre del Partito Democratico.

Draghetto29 2 mesi fa su tio
Che bei risultati , alla fine la Svizzera viene trattata come un nemico , e i nostri politici hanno dimostrato che non valgono niente e il concetto di mediazione è semplicemente inesistente . Diplomazia e politica si sta dimostrando completamente inutile , e la risposta o il comunicato da parte del CF si traduce in , pagare pagare e pagare , dove i prezzi di tutto sono semplicemente insostenibili . Le persone normali verranno schiacciate dai prezzi di tutte le merci , perché alla fine svendere il nostro paese e la nostra neutralità è il piano ormai chiaro nelle intenzioni dei nostri rappresentanti . Come spingere verso l’entrata nell’UE senza più ascoltare la democrazia diretta e la volontà del popolo con mosse subdole . Tutto questo è voluto , e la caduta , visto che più in alto sei , sarà più dura che mai . Ormai è chiaro il piano per il futuro , smontare i principi fondamentali del nostro paese per fare arricchire i soliti 4 gatti che se la ridono e non sono nemmeno svizzeri .

Arcadia-bis 2 mesi fa su tio
Risposta a Draghetto29
Finora Trump ha trattato TUTTI gli amici come nemici. Ce ne ricorderemo in futuro, quando gli USA avranno bisogno di noi.

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia-bis
Ma magari ce ne ricordassimo. Dovremmo ricordare anche gli attacchi economici degli anni '90 e 2000, se così fosse, e invece nisba. Invece, in futuro, se e quando cambierà la presidenza e alla Casa Bianca tornerà un Dem, tutti passeranno dall'inchinarsi controvoglia all'inchinarsi felici.

Arcadia-bis 2 mesi fa su tio
Risposta a tbq
Ovviamente in molti casi prevarrà il realismo (business is business), ma di sicuro oggi più che mai l’America si sta giocando molto del suo soft power con gli alleati, che le ha permesso , oltre alla forza militare ed economica, di diventare la superpotenza che è. In un prossimo futuro dubito che le relazioni saranno le stesse, Ciò indebolirà gli USA perché senza amici , o comunque alleati più distanti, tutti sono più vulnerabili.

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia-bis
Di nuovo, ne dubito. Trump è passeggero, il servilismo rimane. Per farti un esempio: gli USA che illegalmente invasero l'Iraq sono lo stesso Paese che ha pianto in cinquecento lingue per l'invasione illegale dell'Ucraina. Ma come nessuno si ricorda di questo, nessuno si ricorderà di Trump, quando un nuovo Presidente che saprà parlare bene e sfruttare i media salirà alla Casa Bianca. Così, le conseguenze della presidenza Trump peseranno su tutti, tranne che sugli USA. Mission Accomplished.

Meganoide 2 mesi fa su tio
Il saldo commerciale tra USA e Svizzera considerando beni e servizi è praticamente in pari, non c'è alcuna ragione logica per applicare dazi, se non che Trump è un avido bugiardo che cerca di racimolare soldi per il deficit USA fuori controllo. Vedremo come andrà a finire, una parte dei dazi che sta applicando a tutti li pagheranno i suoi concittadini.

Arcadia-bis 2 mesi fa su tio
Risposta a Meganoide
Noi certo non ridiamo ma il consumatore americano piangerà.

tbq 2 mesi fa su tio
Quindi dopo intense negoziazioni e due annunci di un accordo praticamente trovato i dazi sono aumentati rispetto a quelli annunciati mesi fa? Andiamo bene. Non so se pensare che all'altro capo dell'Atlantico non facciano i calcoli con la stessa matematica che usiamo noi, oppure che abbiano fiutato l'affare e insistano perché sanno che possono ottenere ancora di più, o infine che tali negoziazioni sono andate male per ragioni ben poco valide. Ricordo un politicante federale dire al telegiornale che se la Svizzera avesse avuto un migliore trattamento dell'UE questo sarebbe stato visto a Bruxelles come un tradimento, tanto per dirne una. Sarà soddisfatto.

macello22 2 mesi fa su tio
Risposta a tbq
Effettivamente calcola che usano nelle scuole Il sistema me tri co solo in determinate occasioni

macello22 2 mesi fa su tio
Risposta a tbq
Vedendo come sta andando la situazione, penso che stia facendo lo stesso gioco che ha fatto con la EU, punta alto per poi arrivare ad un "accordo" che sia favorevole solo a loro (da buon commerciante).

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a macello22
Certo è la possibilità più probabile. In fondo è un modo di negoziare molto statunitense, anche nei tribunali fanno così; ti chiedono cifre esorbitanti, così ti sembrerà un favore quando te ne estorceranno di meno.

Lucio30 2 mesi fa su tio
Ed ora sveglia mercato cinese

OrsoTI 2 mesi fa su tio
Risposta a Lucio30
Hai perfettamente ragione!!

Arcadia-bis 2 mesi fa su tio
Una mazzata , non c’è che dire , ma qui non ci sono logiche, stiamo trattando con gangsters, con gente non seria. Basta vedere il 50% di dazi al Brasile per questioni non economiche, ma politiche (Bolsonaro ). Sfido chiunque ottenere qualcosa di buono da questa gente. Aspettiamo le motivazioni per il 39% , ma scommetto che non ce ne sono. Trump si giustificherà che siamo stati molto cattivi e vorrà altro in cambio per abbassare i dazi.

JoeBlack 2 mesi fa su tio
Risposta a Arcadia-bis
Il Brasile esporta caffè in USA, il cittadino USA vedrà aumentare il costo della coffee mug 😉

Arcadia-bis 2 mesi fa su tio
Risposta a JoeBlack
Infatti , il cittadino USA piangerà come e più di noi , visto che Trump ha imposto dazi praticamente a quasi tutto il mondo.

gabola 2 mesi fa su tio
la cosa triste è che aumenteranno i prezzi anche di cose che non centrano niente con la scusa dei dazi,perché sinceramente,quanti di quelli che hanno scritto sotto lavorano vendendo materiale agli usa? d'accordo con la questione F35,lasciateli dove sono che nel mercato europeo c'è di meglio

Pippopeppo 2 mesi fa su tio
E' giunta l'ora che i nostri politici mostrino gli attributi, se li hanno, con la speranza che non sia già troppo tardi

franco1951 2 mesi fa su tio
USA con dazi al 39%, inoltre c'è chi vuole stare lontano dall'Europa! Bene, ma poi dove esportiamo? Siamo messi bene

RR024 2 mesi fa su tio
Ma la Svizzera, ha veramente bisogno dell’America? Già, é vero che le industrie svizzere, per raggiungere i bonus e dare stipendi da nababbi ai CEO, ha bisogno di questi burattini.. chi ci va di mezzo sono i soliti poveracci!! HO VERGOGNA AD ESSERE SVIZZERO SAPENDO CHE ANCORA UNA VOLTA SI CALANO LE BRAGHE!!

franco1951 2 mesi fa su tio
Risposta a RR024
Mi pare che non ti sei ancora accorto che tutto il mondo sta calando le braghe!

Lucio30 2 mesi fa su tio
Risposta a franco1951
Tutto il mondo proprio no la Cina ha risposto in maniera adeguata e lo psicopatico si è calmato subito la Spagna non si è piegata e altri ancora ė ora di cambiare

RR024 2 mesi fa su tio
Risposta a franco1951
Tutto il mondo DEVE reagire!!!

medioman 2 mesi fa su tio
Risposta a RR024
Cominciamo dalle priorità come Gaza.

Cat 2 mesi fa su tio
Francox 👍 questo dimostra il valore del CF! Rimpatriamo l’oro fin quando siamo in tempo, come hanno fatto altri paesi. Vuoi vedere che sarà un’altra fregatura ?

Quiquoqua 2 mesi fa su tio
Da una persona cosi cosa ci si puo aspettare? Ce solo da ringraziare quelle persone che lo hanno eletto credendo in lui

pardo54 2 mesi fa su tio
Ma i sostenitori di Trump, i Marchesi e amici di merenda ora stanno zitti? Nessun commento da parte della nomenclatura centro leghista? Preoccupante vero?

Busca 2 mesi fa su tio
Risposta a pardo54
Concordo. Non erano loro che per anni hanno affermato che dovevamo voltare le spalle all’Europa e rivolgerci agli USA più “bravi” nei nostri confronti?

Linette 2 mesi fa su tio
Risposta a pardo54
Pienamente ragione, purtroppo per noi Trump fa l’interesse per i suoi elettori , ciò che i nostri politici non fanno

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a Busca
USA e UE, due facce della stessa medaglia. Lo si vedeva anni fa, quando Obama e Biden chiedevano e l'UE eseguiva, lo si vede oggi con Trump che impone e Vonderlien e Sevcovic che obbediscono. Pensate veramente che tutelarsi dagli USA rivolgendoci al suo vassallo sia una strategia valida? :)

Arcadia-bis 2 mesi fa su tio
Risposta a Busca
Esatto, dicevano proprio così, andiamo da soli , senza UE, che è meglio. Si è visto.

francox 2 mesi fa su tio
L’anno scorso hanno messo tutti i nostri soldi delle nostre pensioni in una banca americana. Il paese delle banche che deposita miliardi in un altro paese, poco amico. A me non piace neanche un po’..

tbq 2 mesi fa su tio
Risposta a francox
Ecco, questa delle pensioni è una di quelle tante cose che NON andava fatta. Ritornare al punto di partenza e tornare ad avere i nostri soldi nelle nostre banche è una cosa che invece VA fatta immediatamente.

Linette 2 mesi fa su tio
Non sarà facile, ma bisogna cercare di allontanarsi il più possibile dagli Stati Uniti senza polemizzare e pubblicizzare le nostre intenzioni visto che siamo troppo deboli per ritorsioni

Fra Francesco 2 mesi fa su tio
Tutti i consiglieri federali devono dare le dimissioni, Cassis in primis.

TheQueen 2 mesi fa su tio
Risposta a Fra Francesco
Marchesi e compagni invece, che osannavano Trump? Loro vanno bene eh

Mar 2 mesi fa su tio
Ritirate tutto dagli usa altro che trattare F35? Che se li tengano se dovete prenderli andate dai concorrenti che non mancano.

MR81 2 mesi fa su tio
Risposta a Mar
Esatto, visto che ci considerano ancora meno, che la Serbia ed il Sud Africa

Yoebar 2 mesi fa su tio
Risposta a Mar
Esatto, purtroppo una parte è già stata pagata 🙈
NOTIZIE PIÙ LETTE