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Cure negate e insulti agli infermieri, ecco il razzismo in corsia

Sono in aumento gli episodi discriminatori. Sia verso gli operatori che i pazienti.
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Fonte 24 Heures
Cure negate e insulti agli infermieri, ecco il razzismo in corsia
Sono in aumento gli episodi discriminatori. Sia verso gli operatori che i pazienti.

BERNA - Il razzismo è una piaga sempre più presente nel sistema sanitario svizzero.

Razzismo in corsia: crescono i casi - Le discriminazioni razziali colpiscono sia i pazienti che gli operatori sanitari, con un netto aumento dei casi nel 2024 Lo riporta 24 Heures. La Commissione federale contro il razzismo lancia l’allarme, denunciando la mancanza di strutture adeguate per accogliere le vittime.

«Molti episodi non vengono denunciati» - Secondo il rapporto pubblicato lo scorso aprile dalla rete di consulenza per le vittime di razzismo, i casi registrati nel settore sanitario sono quasi raddoppiati rispetto al 2023: nel solo 2024 sono state ricevute 46 segnalazioni. E questo rappresenta solo la punta dell’iceberg, come sottolinea Giulia Reimann, collaboratrice scientifica della Commissione: «Riteniamo che molti episodi non vengano denunciati. Si tratta spesso di situazioni personali e difficili da raccontare, soprattutto nel contesto sanitario».

L’episodio in tribunale - Tra i casi più eclatanti c’è quello avvenuto a Sion, dove un uomo di 77 anni è finito a processo per aver pronunciato gravi frasi razziste nei confronti di una segretaria medica durante un esame radiologico. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe affermato: «Non sono allergico a nulla, tranne che alle persone con un colore della pelle diverso dal mio».

Tre principali scenari di razzismo - Il razzismo nel settore delle cure si manifesta in molteplici forme. Pierre-André Wagner, responsabile giuridico dell’Associazione svizzera delle Infermiere e degli Infermieri (ASI), identifica tre principali scenari: tra colleghi, da parte dei pazienti verso il personale sanitario e viceversa. «Si tratta spesso di mobbing classico: ignorare, umiliare, calunniare o screditare colleghi in base all’origine etnica».

I casi di discriminazione - Vanessa Kangni, responsabile dello sportello Info-razzismo del Comune di Losanna, denuncia casi frequenti di discriminazione verso i pazienti: diagnosi tardive, dolori sottovalutati e atteggiamenti sprezzanti da parte di alcuni membri dello staff medico. Tuttavia, anche gli operatori sanitari di origine straniera sono spesso vittime di molestie.

Un sistema senza punti di riferimento per le vittime - Secondo la Commissione federale contro il razzismo, uno dei problemi principali è l’assenza di strutture adeguate per supportare le vittime. «Molte persone non sanno a chi rivolgersi», afferma Reimann. «Manca una vera cultura della consapevolezza all’interno delle istituzioni sanitarie.»

Come contrastare la deriva - La soluzione? Sono necessari meccanismi di segnalazione indipendenti ed efficaci, tanto per i pazienti quanto per il personale sanitario. Solo così, conclude Reimann, «si potrà contrastare una deriva preoccupante e curare un'infezione che rischia di minare le fondamenta dell’intero sistema sanitario».

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