Pitbull e Rottweiler: «Se volete una razza "pericolosa" andate a San Gallo»

Nel cantone a est della Confederazione non è necessario un addestramento e non esiste neppure l’obbligo di licenza. C'è chi però vorrebbe cambiare le cose.
SAN GALLO - «Il cane non è colpevole, è il padrone responsabile dell’incidente». Malgrado le ferite a una gamba, al collo e all’orecchio destro (strappato da un morso), il marito della 56enne aggredita violentemente da un Pitbull ad Alstätten (San Gallo) lo scorso mese di giugno non ha dubbi: «L’animale non ne può niente».
Ogni cantone ha un regolamento diverso - L’incidente però ha riacceso i riflettori sulle restrizioni riguardanti razze considerate pericolose. Ogni cantone affronta la questione in modo diverso. Zurigo per esempio, a seguito di due gravi episodi, ha recentemente promosso il divieto di acquisto dei Rottweiler.
In Ticino? Nel nostro cantone non esistono divieti, ma è in vigore una lista di 30 razze soggette a restrizioni e autorizzazioni.
A San Gallo, luogo dell’incidente dello scorso giugno, non esistono vincoli in materia: non ci sono insomma liste nere e soprattutto non vige l’obbligo di addestramento.
«Turismo delle razze pericolose?» - Una condizione che, secondo la deputata sangallese Margot Benz (Verdi), ha creato un vero e proprio “turismo delle razze pericolose”. «I proprietari di Pitbull e Rottweiler si trasferiscono nel nostro cantone per evitare le norme applicate nel resto della Svizzera», ha spiegato a 20Minuten.
Benz chiede che anche il cantone a nord-est della Confederazione adotti l’obbligo di licenza e di addestramento per determinati cani. «A San Gallo, la legge entra in vigore solo quando succede qualcosa. Ma ormai è spesso troppo tardi».
«Il problema sta all'altro capo del guinzaglio» - «Le norme si applicano in modo uniforme a tutti i cani, indipendentemente dalla razza», ha confermato Lukas Kenel, veterinario cantonale di San Gallo. L'ufficio può intervenire solo se un cane si dimostra problematico o se il proprietario è ritenuto inadatto.
«Non ci sono basi scientifiche per una regolamentazione più severa, almeno per quanto riguarda la frequenza dei morsi di alcune razze», afferma Kenel. Il fattore decisivo non è la razza, ma la taglia e il peso. «Un Pitbull può causare più danni di un Chihuahua, anche se entrambi mordono allo stesso modo».
E il proprietario? - Secondo Kenel, molti episodi di morsi avvengono in ambienti privati. «Il problema spesso sta all'altro capo del guinzaglio». Molti proprietari non conoscono il comportamento e le esigenze del cane. «Un singolo corso non è sufficiente. L'addestramento è importante e deve svolgersi su più mesi».
Quello di Altstätten non è un caso isolato. Negli ultimi anni, nel Cantone di San Gallo si sono verificati ripetuti episodi negativi.
Qualche incidente di troppo - Nel 2023, una ciclista di 73 anni è stata gravemente ferita a Flawil da un Pitbull senza guinzaglio. Il cane aveva strappato a morsi l’orecchio della donna.
Nonostante questi incidenti, nel 2024 l'ufficio veterinario ha registrato un numero inferiore di segnalazioni rispetto all'anno precedente. «Al momento non assistiamo a un aumento degli attacchi», ha spiegato Kenel. Malgrado la tendenza dei proprietari di Pitbull a trasferirsi a San Gallo (fatto accertato dallo stesso veterinario cantonale) «non c'è stato un aumento degli incidenti».
Rettifica: precedentemente nel sottotiolo dell'articolo era indicato che il canton San Gallo «è l'unico cantone in Svizzera in cui non è necessario un addestramento e non esiste neppure l’obbligo di licenza». Si tratta di un'informazione errata, non si tratta dell'unico cantone in Svizzera.