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ARGOVIA

Teppisti figli di papà, la banda giovanile che ha scioccato anche gli inquirenti

Volevano far deragliare perfino un treno. Sono accusati di incendi dolosi, diffusione di materiale porno, furti, sottrazione di armi.
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Teppisti figli di papà, la banda giovanile che ha scioccato anche gli inquirenti
Volevano far deragliare perfino un treno. Sono accusati di incendi dolosi, diffusione di materiale porno, furti, sottrazione di armi.

AARAU - Una banda di cinque giovani svizzeri, tra i 19 e i 20 anni, provenienti da famiglie benestanti e apparentemente ben integrati nella società, è accusata di oltre 40 reati tra il 2022 e il 2024 nel cantone di Argovia. Le autorità parlano di una serie di crimini senza precedenti per gravità e complessità, che spazia da furti e incendi dolosi fino a tentativi di sabotaggio ferroviario e diffusione di materiale pedopornografico.

I giovani si facevano chiamare con pseudonimi come “Heisenberg” o “Smarts” nel loro gruppo WhatsApp, battezzato “Wolfsrudel” (il branco di lupi). Secondo l’accusa, avrebbero tentato di far deragliare un treno merci, forzando l’installazione di un dispositivo di sicurezza (hemmschuh) sui binari di Möhlin. Per due volte il deragliamento non è avvenuto per puro caso, ma i rischi sono stati enormi. Del gruppetto di teppisti ne parla oggi in un lungo articolo la BernerZeitung.

Sabotaggi e furti ad alta tecnologia - Tra i crimini contestati figurano intrusioni in bunker militari, furti in aziende e case, sottrazione di armi (tra cui una Kalashnikov), cyberattacchi contro aziende e il taglio di cavi in fibra ottica che ha lasciato migliaia di cittadini senza internet, telefono o televisione durante le festività del 2023. Una delle vittime è stata l’azienda Improware AG: il CEO, Sacha Gloor, ha denunciato un grave danno d’immagine e tentativi di estorsione, con richieste di riscatto in Bitcoin.

Le autorità stimano danni materiali per oltre 400'000 franchi e una refurtiva del valore di circa 50'000 franchi. Oltre 29 enti risultano danneggiati, tra cui le FFS, Sunrise, Swisscom, PMI locali, il Comune di Rheinfelden e perfino l’esercito svizzero.

Giovani "normali" e crimini straordinari - Secondo la procura, i crimini non sembrano motivati politicamente, nonostante alcune scritte come “NSDAP” e “88” trovate in un edificio che era stato forzato. La banda non avrebbe avuto un leader unico, ma operava in combinazioni variabili, spesso anche per costruirsi alibi. Due degli imputati, per esempio, avrebbero pagato altri membri per compiere un sabotaggio mentre si trovavano in vacanza in Spagna.

Uno degli arresti è avvenuto in modo quasi cinematografico: dopo un tentativo di furto in una discoteca, la polizia è intervenuta con un cane, che ha trovato uno degli imputati nascosto in un cespuglio. Due membri della banda sono tuttora in detenzione preventiva, e a uno dei due è stato respinto il ricorso per essere liberato.

“Criminalità da sfida” e dinamiche di gruppo - Per Fabian Ilg, direttore della Prevenzione criminale svizzera, il caso è raro e preoccupante. Intervistato dalla BernerZeitung ha dichiarato: «Sabotaggi su infrastrutture critiche da parte di giovani, ripetuti nel tempo, sono eventi eccezionali. Non si tratta di gesti impulsivi, ma azioni pianificate e con competenze tecniche». Secondo l’esperto, dinamiche di gruppo e desiderio di notorietà sui social potrebbero aver alimentato una spirale criminale, sfociata in atti sempre più gravi.

La procura ha richiesto pene detentive tra i 6 e i 10 anni per i principali imputati.

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