Più multe che carcere: dimezzato il numero di chi entra in cella

La tendenza, per le condanne inferiori ai 6 mesi, è emersa dai dati dell'Ufficio federale di statistica.
ZURIGO - I colpevoli rimangono in libertà. O perlomeno: molti di coloro a cui è stata inflitta una pena inferiore a 6 mesi.
È un articolo del Blick ad accendere il faro su una tendenza - rilevata dall'Ufficio federale di statistica - che sembra avere preso piede nelle aule dei tribunali.
«Nel 2024, rispetto all'anno precedente, il numero di persone mandate in carcere è stato significativamente inferiore: 3.000 anziché 6.000» si legge.
«I procuratori oberati di lavoro non vogliono più condurre gli interrogatori?» si chiede il quotidiano zurighese. Che si fa suffragare nella sua tesi da quanto evidenziato dall'UST: «Dal 1° gennaio 2024 è entrata in vigore una modifica alla legge: i ministeri pubblici sono tenuti a condurre un interrogatorio prima di mandare qualcuno in carcere. È possibile che essendo sovraccarichi rinuncino agli interrogatori per motivi di efficienza e quindi non impongano più pene detentive?».
Guida in stato di ebbrezza, furto con scasso: trasgressori multati più frequentemente - Dalla guida in stato di ebbrezza al furto con scasso, chi commette il reato se la cava e «i trasgressori vengono ora multati più frequentemente».
«Come mai le pratiche di giustizia penale cambiano così bruscamente da un anno all'altro? I pubblici ministeri sono diventati più lassisti?» si interroga ancora il Blick. Che chiarisce di avere interpellato diversi cantoni ma senza trovare «quasi nessuna spiegazione».
Il ministero pubblico di Zurigo, ad esempio, ha affermato: «Dobbiamo lasciare che sia la ricerca a chiarirlo».
Il dubbio, sollevato dal quotidiano, è che le carceri «operando al limite delle loro capacità», con «alcune strutture che sono piene più del 100%», inducano «giudici e pubblici ministeri» a comminare «meno pene detentive», tesi smentita da alcuni «pubblici ministeri». I pubblici ministeri contattati dal Blick hanno risposto: «Questo non ha alcuna influenza».
Differenze cantonali nelle sanzioni - Il quotidiano zurighese mette in evidenza anche il fatto che - seppur il calo repentino da un anno all'altro è sorprendente - esistono differenze da cantone a cantone.
«Non tutti i cantoni applicano le stesse pene, come ha dimostrato un recente studio sul Canton Vaud: un quarto delle pene detentive senza condizionale per reati di droga in Svizzera viene inflitto nel Cantone francofono. Il Canton Vaud è quindi molto più severo rispetto ad altri cantoni».
Si va più in carcere «nella Svizzera romanda» scrive il Blick. «Questo influisce anche sul numero di posti carcerari necessari: alla fine del 2023, i cantoni della Svizzera orientale contavano 63 detenuti ogni 100.000 abitanti. Nel Canton Vaud, la cifra era di 109».