Pugno all’arbitro: radiato dagli stadi fino al 2028


La Federazione calcistica di Argovia si è espressa sul triste episodio avvenuto a margine di una partita giovanile: «Non c'è spazio per la violenza».
SCHÖFTLAND - Non potrà mettere piede in tutti gli stadi di calcio nazionali fino a luglio del 2028 il padre di un giocatore che lo scorso 31 maggio ha aggredito un arbitro a fine partita a Schöftland.
Lo comunica la stessa federazione calcistica di Argovia in una nota stampa dopo un’indagine speciale. Il padre di un giocatore di 15 anni, dopo un’animata discussione, aveva colpito con un pugno l’arbitro a fine partita.
La scena era stata ripresa da un telefonino ed era presto diventata virale sui social, provocando forte indignazione. Il motivo? Il genitore avrebbe aggredito il direttore di gara, arrivando a mettergli le mani addosso, per un fallo ai danni del figlio non punito con l’espulsione dell'altro giocatore.
La Commissione di controllo e disciplina argoviese ha sanzionato lo spettatore per aver invaso il campo e aggredito l'arbitro. Secondo l'associazione, il comportamento dell'uomo è stato «aggressivo e palesemente antisportivo» e ha contraddetto i valori fondamentali del calcio.
Nel comunicato, la federazione ha sottolineato la collaborazione positiva con l'FC Villmergen, la società in cui milita il figlio dell'aggressore. Il club ha «collaborato in modo esemplare». Nonostante la collaborazione, il club è stato però multato con 3’500 franchi. Allo stesso tempo, l'associazione ha ricordato a tutti i club di assumersi le proprie responsabilità: dovrebbero promuovere un comportamento rispettoso dentro e fuori dal campo. «I club dovrebbero prendere provvedimenti per prevenire casi simili se a conoscenza di persone problematiche».
Già all'epoca dei fatti il presidente Federcalcio Argovia Luigi Ponte si era espresso sull’episodio invocando un divieto d'accesso nazionale a tutte le strutture calcistiche. «È stato un gesto inspiegabile e inaccettabile! Non c’è alcuna giustificazione per un simile comportamento!»