Affitti shock: 11'000 franchi per un appartamento. Necrologi per trovare casa


A Zurigo trovare un alloggio a prezzi contenuti è pura utopia. Emblematico il caso di un 4,5 in centro. L'esperto: «Gli appartamenti non restano mai a lungo sul mercato. Bisogna essere veloci».
A Zurigo trovare un alloggio a prezzi contenuti è pura utopia. Emblematico il caso di un 4,5 in centro. L'esperto: «Gli appartamenti non restano mai a lungo sul mercato. Bisogna essere veloci».
ZURIGO - Zurigo è tra le città più care del mondo. E il prezzo degli affitti non fanno eccezione. Emblematico - in tal senso - è il caso di un ampio duplex di 4 locali e mezzo (194 i metri quadrati) inserito in un edificio storico affacciato sul Lago di Zurigo: l'affitto al mese? 10'830 franchi. Un prezzo che «non sorprende» il gran consigliere e immobiliarista Donato Scognamiglio che su 20 Minuten ricorda come un appartamento "medio" di 4,5 locali e 100 metri quadrati può arrivare tranquillamente a costare sui 3'750 franchi al mese.
Sette su diecimila - Ma in questo caso sarebbe, forse, più giusto usare il condizionale. Visto che - come precisato dallo stesso Scognamiglio in un'intervista alla NZZ - di alloggi liberi a Zurigo non ce ne sono praticamente mai. «Attualmente in città solo sette appartamenti su diecimila sono liberi, mentre nel cantone la percentuale di sfitto è dello 0,5%».
Ricambio vivace - Insomma numeri per certi versi «clamorosi» che per l'Ufficio federale di statistica equivalgono a una «situazione di emergenza», che però l'esperto tende a relativizzare. «A Zurigo si possono trovare circa 30'000 annunci all'anno, ma il ricambio è molto veloce. Gli appartamenti non rimangono mai a lungo sul mercato. Bisogna essere svelti. Zurigo e altre città funzionano come alberghi ben avviati dove pochissime camere restano vuote».
Necrologi sotto osservazione - Una manna, insomma, per i proprietari immobiliari. Una "piaga" per gli inquilini che vedono i prezzi schizzare alle stelle e che devono fare di tutto e di più per trovare un appartamento disponibile a prezzi accessibili. «Alcune persone - spiega l'esperto - leggono quotidianamente gli annunci funebri. Prendono nota degli indirizzi dei defunti, si informano al catasto su chi è il proprietario della casa e si candidano spontaneamente. Il metodo funziona sorprendentemente bene. Le amministrazioni, in questo modo, possono risparmiarsi un’inserzione. Questo esempio mostra quanto siano disperate certe persone».
La politica e i bastoni tra le ruote - Una situazione tesa che per Scognamiglio nasce dalla politica e dagli ostacoli che vengono messi a chi vuole costruire casa. «Si potrebbe adattare le leggi edilizie - sottolinea l'esperto - in modo che un investitore possa ormai costruire dieci piani in una certa zona invece degli attuali cinque». In cambio, questi dovrebbe impegnarsi a costruire un quinto delle nuove abitazioni a prezzi vantaggiosi. Per Scognamiglio, questo rimane un «accordo molto redditizio».