Lo studio che smentisce l'UDC: gli stranieri pesano meno degli svizzeri sulle casse malati

Secondo uno studio dell'UST gravano addirittura il 28% in meno. Un motivo prevalentemente demografico
BERNA - L'UDC torna a puntare il dito contro gli stranieri accusandoli di essere tra i responsabili dell'aumento costante dei costi sanitari. Un tema ricorrente nella retorica del partito, che già un anno fa avvertiva: «L'immgirazione incontrollata avrà un impatto drastico sul nostro sistema sanitario». Un fatto che «si preferisce tacere politicamente». E dunque: «Chi immigra deve prima contribuire al nostro sistema sanitario. Ad esempio sotto forma di premi o franchigie molto più elevati». Ma è realmente così?
Questa mattina, il Tages-Anzeiger ha pubblicato un'analisi realizzata dall'Ufficio federale di statistica che va a smontare le affermazioni del partito. Commissionato dalla ministra dell'interno Elisabeth Baume-Scheinder il documento ha preso in esame i costi netti dell'assicurazione di base dal 2019 al 2022, ovvero la spesa sanitaria al netto della partecipazione diretta degli assicurati, come franchigie e quote a carico. Nell'analisi non sono stati considerati i dati per il 2023 e il 2024, poiché non erano ancora disponibili.
Dall'indagine è emerso che i costi medi degli stranieri sono nettamente inferiori a quelli degli svizzeri. Per i cittadini elvetici, l'UST calcola una media annua di 3'554 franchi, mentre per gli assicurati di nazionalità straniera è di 2'569 franchi: si tratta del 28% in meno.
Svizzeri più anziani - Il motivo è in parte demografico: gli svizzeri sono mediamente più anziani e dunque richiedono più cure. Gli stranieri, invece, arrivano spesso in età lavorativa e tendono a lasciare il Paese una volta raggiunta la pensione. Un andamento da cui trarrebbero beneficio proprio le casse malati, che incassano premi sostenendo meno spese.
Eppure, per il capogruppo dell'UDC Thomas Aeschi l'UST «ha dimenticato di suddividere i dati per fasce d'età». Un'accusa respinta dal portavoce Marc Moser, secondo cui l'analisi ha tenuto conto anche dell'età, confermando il divario nei costi a favore degli stranieri.
Ci sono delle eccezioni - Per 30 delle 193 nazionalità analizzate, i costi medi risultano superiori a quelli degli svizzeri. L’UST ne elenca 23; le restanti sette non vengono menzionate per motivi statistici, dato il numero esiguo di persone provenienti da quei Paesi (meno di 100).
Per la stragrande maggioranza costi inferiori - Ma la stragrande maggioranza delle nazionalità - 163 su 193 - presenta costi sanitari inferiori alla media svizzera. Gli immigrati dal Malawi risultano i meno onerosi per il sistema: in media 593 franchi annui, un sesto rispetto agli svizzeri. Seguono Figi e Corea del Sud. Altri Paesi con costi inferiori alla metà della media includono Polonia, Bulgaria, Cina, Ucraina, India ed Eritrea.
Caso Georgia: malati gravi e asilo sanitario - Fa eccezione la Georgia, dove si registra un fenomeno ormai noto alle autorità: persone con gravi patologie che si recano in Svizzera per richiedere asilo, attratti dalla qualità del sistema sanitario elvetico. Nonostante le scarse probabilità di ottenere lo status di rifugiato, queste persone beneficiano comunque della copertura sanitaria automatica riservata ai richiedenti asilo, anche se non pagano premi o franchigie. Nel 2022, Berna ha firmato un partenariato migratorio con Tbilisi per contenere la situazione. Le domande d’asilo sono effettivamente calate, ma anche nel 2023 e nel 2024 sono giunti in Svizzera pazienti georgiani con cure urgenti, con costi che superano i 10'000 franchi a persona.
La proposta UDC: “cassa malati light” per i migranti - Nonostante i dati, l’UDC continua a chiedere misure drastiche. «Migranti illegali e richiedenti asilo respinti dovrebbero essere inseriti in una “cassa malati light” che preveda solo prestazioni di base», ha ribadito Aeschi. Proposta bocciata più volte dal Parlamento.
Intanto, anche se l’analisi dell’UST copre gli anni della pandemia, tra il 2020 e il 2021, e dunque potrebbe contenere distorsioni, secondo la cassa malati CSS le conclusioni del rapporto restano attendibili.