«Lavoriamo in mezzo alla muffa. FFS, fai qualcosa»

La denuncia del personale di locomotiva attivo sui convogli del Léman Express. Le Ferrovie erano intervenute nel 2022 ma il problema si è ripresentato
GINEVRA - Un odore presente da tempo, nonostante vari interventi, che ora si è ripresentato ed è addirittura peggiorato. Il personale che lavora sulle locomotive dei treni regionali del Léman Express denuncia la presenza di muffa, chiedendo alle FFS quali siano i pericoli per la loro salute.
Quanto è già stato fatto - Secondo un articolo della rivista dell’Associazione svizzera dei macchinisti, il problema perdura da anni e non è mai stato risolto nonostante vari interventi di pulizia, le riparazioni di un tetto che perdeva e l'installazione di un sistema di climatizzazione. Il sospetto è che non sia stata affrontata la vera causa, ovvero l'umidità nei condotti di ventilazione.
«Intervenite!» - I macchinisti sottolineano come la salute del personale sia ritenuta non negoziabile e chiedono alle FFS di intervenire per rimuovere completamente la muffa, con il suo odore e le possibili conseguenze.
Nessun pericolo per i passeggeri - Non ci sono problemi per i passeggeri, chiarisce la portavoce delle FFS, Sabrina Schellenberg, la quale circoscrive il fenomeno unicamente alle cabine di guida.
Le mosse delle FFS - Dopo gli interventi del 2022, quando era stata segnalata per la prima volta la questione, le Ferrovie, negli scorsi giorni, hanno deciso di agire di nuovo. Sono stati prelevati dei campioni dalle cabine per farli analizzare sia da esperti interni che da un laboratorio esterno, con lo scopo di capire se ci siano davvero delle muffe e se la causa possa essere dei residui di acqua. I risultati sono attesi entro fine mese.
Quanti sono i treni interessati? - Schellenberg fa notare, però, come nel 2022 fossero stati coinvolti solo 5 treni su 32, questa volta solamente 3.