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SVIZZERA

In Svizzera ci sono sempre meno poliziotti: «Siamo rimasti al Medioevo»

Le conseguenze parlano di carenze in particolare per la lotta al traffico di droga. La situazione migliore è in Ticino
Polizia cantonale
Fonte Blick
In Svizzera ci sono sempre meno poliziotti: «Siamo rimasti al Medioevo»
Le conseguenze parlano di carenze in particolare per la lotta al traffico di droga. La situazione migliore è in Ticino

ZURIGO - La popolazione cresce molto più rapidamente rispetto al numero di agenti di polizia: una situazione che preoccupa. Stando infatti a Emmanuel Fivaz, presidente della Federazione svizzera dei funzionari di polizia (FSFP), «già oggi certe operazioni non si possono più fare. E la vita sarà sempre più facile per i criminali, della droga in particolare», ha dichiarato al Blick.

I nuovi dati sulla densità della polizia parlano chiaro: nel 2023 in Svizzera c'era un agente di polizia ogni 466 abitanti, mentre nel 2025 ci saranno undici abitanti in più per agente di polizia. La situazione migliore si registra in Ticino (1 poliziotto ogni 329 abitanti), mentre il numero più basso di poliziotti per abitante si registra in Argovia (1 poliziotto ogni 735 abitanti).

Per Fivaz «la polizia non ha altra scelta, se non adattarsi. Significa che gli agenti possono occuparsi delle urgenze, ma è necessario stabilire delle priorità per determinate operazioni. La polizia potrebbe non essere in grado di occuparsi dei conflitti di quartiere o dei rumori molesti in quel momento».

Alcuni interventi potrebbero addirittura essere cancellati come «i controlli del traffico o di prevenzione in generale». Riguarderebbe anche il settore degli stupefacenti: «Secondo le statistiche sulla criminalità, l'anno scorso i reati di droga sono diminuiti. Ma questo non corrisponde alla realtà. Il calo è dovuto solo al fatto che questi reati non sono più perseguiti con lo stesso vigore. Se ci sono meno controlli, ci sono semplicemente meno casi», ha dichiarato il presidente della FSFP.

Dal suo punto di vista, «in diverse località della Svizzera, la lotta al traffico di droga è stata messa da parte. Mancano le risorse necessarie». È il caso del Canton Vaud, dove non ci sono abbastanza centri di detenzione. E aggiunge: «C'è troppo poco coordinamento a livello sovraregionale. È anacronistico: se durante una rapina a Neuchâtel vedo un'auto rossa con targa ginevrina e voglio sapere se anche un altro corpo l'ha vista, devo inviare una richiesta a tutti gli altri corpi, per così dire, via fax. Come cittadino di Neuchâtel, lo faccio in francese. Tutti i 26 corpi di polizia, la Fedpol, la polizia municipale di Zurigo e così via ricevono questo fax. Dei 40 destinatari, forse 15 parlano correntemente il francese. Ma circa 40 persone devono occuparsene per due minuti. Sembra di essere nel Medioevo. Quando lo racconto all'estero nessuno mi crede».

Per Fivaz, che non nasconde la preoccupazione in relazione alle politiche di austerità previste dalla Confederazione, è necessario che la polizia diventi più attraente. Occorrono più flessibilità e maggiori compensi per i turni di guardia e per i fine settimana. «Dovremmo anche investire nelle nuove tecnologie, che possono contribuire ad attenuare alcune carenze di personale». Spiega che malgrado la motivazione molto alta, alcuni poliziotti sono «disillusi: quando vedi ogni giorno gli stessi delinquenti e non puoi metterli in prigione, ti senti impotente. Questo influisce sul morale. Inoltre, ci sono molte operazioni straordinarie che stanno diventando sempre più comuni. Tra queste ci sono le partite di calcio e di hockey su ghiaccio. Richiedono molte risorse, soprattutto nei fine settimana o di sera».

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