Niente smartphone tra i banchi: Nidvaldo apre la strada

La misura entrerà in vigore a partire dal prossimo primo di agosto. Le autorità: «Vogliamo insegnare un uso consapevole».
STANS - Se ne parla da anni, ma fino a questo momento nessuno ha avuto il coraggio di prendere misure concrete. Il primo passo, però, è stato compiuto oggi dal Canton Nidvaldo: le autorità cantonali hanno annunciato che, a partire dal prossimo primo agosto, i cellulari e gli smartphone saranno vietati nelle scuole.
Un uso consapevole - La motivazione? «L’uso di questi dispositivi distrae i ragazzi durante le lezioni e impedisce di sviluppare le interazioni sociali», ha spiegato il direttore dell'istruzione Res Schmid in una nota stampa. «Non mettiamo in discussione l’utilità degli smartphone, ma bisogna insegnare ai bambini e ai giovani a usarli in modo consapevole». Un passo che, secondo Schmid, necessita di una certa protezione dalle cattive influenze.
Una disposizione generale - Le regole sono state definite sotto forma di linee guida e si applicheranno a tutti gli studenti delle scuole primarie e secondarie, a partire dal prossimo primo agosto. «I diversi istituti e gli insegnanti sono già intervenuti dove necessario, ma ora potranno disporre delle norme di base per tutti».
Il divieto - Nello specifico, l'uso di telefoni cellulari privati, tablet, computer portatili o dispositivi simili non è consentito nei locali scolastici durante le lezioni e le pause. Possono essere utilizzati solo con l’autorizzazione dell'insegnante per scopi didattici o in caso di emergenza.
Al passo con i tempi - Non si tratta quindi di un divieto assoluto. «Gli insegnanti sono incoraggiati a integrare l'uso di questi dispositivi nelle loro lezioni in modo adeguato all'età. Non possiamo chiudere gli occhi davanti alla rivoluzione digitale. In particolare, dovrebbero essere affrontati temi come l'uso sicuro di Internet, la protezione dei dati, il cyberbullismo e la responsabilità personale».
Alcune misure disciplinari - E guai a chi sgarra. I dispositivi degli alunni sorpresi a non rispettare il divieto saranno confiscati fino alla fine della lezione. In caso di recidiva, le misure disciplinari potrebbero essere più gravi.