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SVIZZERA

Export svizzero in netto calo nel secondo trimestre

Precipita il Nordamerica, anche se gli Stati Uniti restano il paese più importante per le merci elvetiche
Depositphotos (chungking)
Fonte Ats
Export svizzero in netto calo nel secondo trimestre
Precipita il Nordamerica, anche se gli Stati Uniti restano il paese più importante per le merci elvetiche

BERNA - Dopo due trimestri in forte crescita il commercio estero svizzero è sensibilmente calato nel periodo aprile-giugno: in confronto con i tre mesi precedenti le esportazioni si sono contratte del 5,3%, scendendo a 70,1 miliardi franchi, mentre le importazioni sono diminuite del 7,1% a 56,7 miliardi.

Il secondo trimestre si è chiuso così con un'eccedenza di 13,4 miliardi, a fronte dei 13,0 miliardi del periodo gennaio-marzo, emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC). Le variazioni indicate sono nominali: in termini reali (vale a dire corrette dell'effetto dei prezzi) si sono attestate rispettivamente a -1,4% (export) e -4,5% (import).

I vari settori dell'esportazione hanno mostrato andamenti con accenti diversi. Quello di gran lunga più importante, la chimica-farmaceutica, segna (a livello nominale) -9,6% (a 39,2 miliardi di franchi); seguono, molti staccati, le macchine e l'elettronica (+1,4% a 8,1 miliardi), l'orologeria (+2,6% a 6,6 miliardi), gli strumenti di precisione (-0,8% a 4,4 miliardi) e i metalli (-1,3% a 3,3 miliardi).

A livello geografico, il continente più importante per il Made in Switzerland rimane l'Europa (-1,6% a 41,6 miliardi), con un contributo significativo fornito da Germania (+1,8% a 11,1 miliardi), Slovenia (-2,8% a 7,5 miliardi) e Italia (-9,0% a 5,3 miliardi), che sono il secondo, il terzo e il quarto fra i principali sbocchi dell'export. In forte calo è il Nordamerica (-25,9% a 14,5 miliardi), con gli Stati Uniti (-29,4% a 13,3 miliardi) che pur arretrando pesantemente, dopo un primo trimestre vigoroso, mantengono comunque il primato di paese più importante per le merci elvetiche. Fa un passo in avanti invece l'Asia (+2,0% a 13,9 miliardi), sulla scia della progressione della Cina (+1,8% a 4,1 miliardi), quinto mercato per le aziende della Confederazione.

Anche sul fronte delle importazioni il settore più importante rimane quello chimico-farmaceutico (-14,2% a 19,7 miliardi), seguito da macchine ed elettronica (-1,0% a 8,2 miliardi), veicoli (-0,6% a 5,0 miliardi), metalli (-3,5% a 3,7 miliardi), derrate alimentari (-1,0% a 3,5 miliardi), nonché tessili e abbigliamento (+0,7% a 2,9 miliardi). Riguardo alle regioni, in flessione sono sia l'Europa (-5,7% a 42,7 miliardi) che l'Asia (-3,2% a 9,6 miliardi), come pure il Nordamerica (-11,2% a 3,5 miliardi).

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