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AUSTRALIA

Per Albanese un trionfo storico: «Lavoreremo sodo ogni singolo giorno»

Gli stessi laburisti sono rimasti sorpresi dalla portata del successo elettorale
AFP
Fonte Ats Ans
Per Albanese un trionfo storico: «Lavoreremo sodo ogni singolo giorno»
Gli stessi laburisti sono rimasti sorpresi dalla portata del successo elettorale

CANBERRA - Sarà un governo «disciplinato e ordinato»: parola di Anthony Albanese, il giorno dopo la schiacciante vittoria del suo partito laburista nelle elezioni politiche in Australia. Il 62enne premier uscente si è concesso una passeggiata con la compagna Jodie Haydon nel centro di Sydney, dove è stato accolto da applausi nel suo ritrovo preferito, il Cafe Italia, entrando circondato da fotografi e reporter.

I risultati, non ancora definitivi, assegnano al suo Labor almeno 83 dei 150 seggi che compongono il Parlamento federale di Canberra. La coalizione conservatrice Liberal-National del leader dell'opposizione, Peter Dutton, che ha perso il suo seggio, pare assestarsi sul numero di 38, mentre gli altri partiti se ne dividono 12, mentre gli altri 17 non sono ancora assegnati.

«Saremo un governo disciplinato e ordinato nel nostro secondo mandato», ha dichiarato Albanese, dopo aver offerto un gelato ai giornalisti in un bar che frequentava con la madre. «Lavoreremo sodo ogni singolo giorno», ha promesso, ma prima si è preso una breve pausa per una visita domenica pomeriggio a un birrificio artigianale, Willie the Boatman, che serve "Albo Pale Ale" - Albo è il nomignolo confidenziale di Albanese.

L'entità della vittoria di Albanese ha colto di sorpresa il suo stesso partito. «Lo sto ancora realizzando», ha detto il Tesoriere Jim Chalmers. «È andato oltre persino le nostre più rosee aspettative. È stata una serata storica. Una serata memorabile», ha dichiarato Chalmers all'emittente nazionale ABC. Ma la vittoria è arrivata con «una sana dose di umiltà», ha detto, perché gli australiani sotto pressione vogliono «stabilità in tempi incerti». Albanese ha promesso di adottare le energie rinnovabili, tagliare le tasse, affrontare la crescente crisi immobiliare e investire in un sistema sanitario che scricchiola. Dutton puntava sui classici cavalli di battaglia dei conservatori, come il contrasto all'immigrazione, un inasprimento della lotta alla criminalità e la fine della lunga moratoria sull'energia nucleare.

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