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ISRAELE / HAMAS

Usati blindati esplosivi telecomandati. Le famiglie degli ostaggi sono «terrorizzate»

I mezzi hanno avuto la funzione, nelle scorse ore, di distruggere postazioni sotterranee e trappole esplosive
TASS VIA ZUMA PRESS
Fonte Ats Ans
Usati blindati esplosivi telecomandati. Le famiglie degli ostaggi sono «terrorizzate»
I mezzi hanno avuto la funzione, nelle scorse ore, di distruggere postazioni sotterranee e trappole esplosive

GAZA CITY - Come parte dell'avanzata verso Gaza City, durante la notte e oggi sono stati introdotti alla periferia blindati telecomandati carichi di esplosivo con lo scopo di distruggere edifici e infrastrutture, per preparare il terreno in vista dell'ingresso di altre forze.

Il portavoce militare ha spiegato che si tratta di vecchi veicoli M113 dismessi dall'esercito (IDF), riempiti con tonnellate di esplosivo e guidati in profondità nei tunnel grazie a un sistema di controllo a distanza. Le potenti esplosioni sono state udite chiaramente la notte scorsa e questa mattina a Tel Aviv, nel resto del centro e del sud del paese.

Secondo l'IDF le potenti esplosioni di questi veicoli vengono impiegate per distruggere infrastrutture e settori disseminati di trappole esplosive e postazioni sotterranee.

Anche i media palestinesi riferiscono che questa mattina l'esercito israeliano ha fatto esplodere diversi veicoli blindati e telecomandati, caricati con grandi quantità di esplosivo, nei quartieri di Tel al-Hawa e Rimal, nella città di Gaza. Non si conoscono al momento l'entità dei danni né il numero di vittime.

L'aeronautica militare israeliana ha colpito oltre 850 obiettivi e centinaia di membri di Hamas a Gaza City la scorsa settimana, ha riferito l'esercito, in preparazione dell'offensiva di terra nella zona iniziata stanotte. In una dichiarazione, l'IDF ha comunicato di aver dato il via a un'«operazione su vasta scala in tutta la città di Gaza» con l'obiettivo di «raggiungere i traguardi della guerra nella Striscia di Gaza», tra cui la sconfitta di Hamas e la liberazione degli ostaggi.

«L'attività delle truppe è iniziata in conformità con il piano operativo e si prevede che si estenderà in base alla valutazione della situazione», hanno aggiunto i militari.

Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani, che si dicono «terrorizzate per la sorte dei loro cari», ha dichiarato lo «stato d'emergenza» per l'offensiva lanciata stanotte dell'esercito a Gaza City. L'accampamento fuori dalla casa di Netanyahu, afferma il Forum, «rimarrà finché non ascolterà e non metterà in atto la volontà del popolo: il ritorno immediato di tutti gli ostaggi e la fine della guerra». Ogni sera, alle 19.30 (le 18.30 in Svizzera), sono previste manifestazioni nell'area dell'accampamento.

«In seguito alle segnalazioni di incursioni di carri armati e massicci bombardamenti nella città di Gaza, le famiglie, terrorizzate per la sorte dei loro cari, si sono radunate spontaneamente a tarda notte», ha dichiarato il Forum, che rappresenta i parenti della maggior parte degli ostaggi.

Secondo l'organizzazione, l'operazione per conquistare Gaza City potrebbe mettere in pericolo i prigionieri: sono 48 in totale nelle mani di gruppi armati a Gaza, di cui circa 20 ritenuti ancora in vita.

Le parole dell'ANP - «L'invasione di Gaza City espone centinaia di migliaia di civili palestinesi al rischio di morte e sfollamento». Lo dichiara il ministero degli esteri dell'Autorità nazionale palestinese (ANP), con sede in Cisgiordania, denunciando «un tentativo di trasformare Gaza City in una fossa comune e in una terra inabitabile».

In una nota postata su X, il ministero chiede «un intervento internazionale urgente ed eccezionale per proteggere i civili nella città di Gaza», definendo «il fallimento della diplomazia internazionale nel fermare la guerra sospetto e ingiustificato».

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