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FRANCIA

Proteste in Francia, 340 persone arrestate

Dietro alle manifestazioni che stanno coinvolgendo tutto il paese ci sono i Gilet Gialli e i sindacati. 13 agenti feriti
Afp
Fonte ATS
Proteste in Francia, 340 persone arrestate
Dietro alle manifestazioni che stanno coinvolgendo tutto il paese ci sono i Gilet Gialli e i sindacati. 13 agenti feriti

PARIGI - Durante la giornata nazionale di protesta in Francia, che ha visto la partecipazione di 175.000 persone, secondo il Ministero dell’Interno sono state effettuate oltre 470 arresti. A Parigi sono avvenuti 203 arresti entro il tardo pomeriggio. In totale, circa 340 persone si trovano in stato di fermo, di cui oltre 100 nella capitale.

Secondo il sindacato CGT, le manifestazioni in tutto il Paese avrebbero coinvolto circa 250.000 partecipanti.

Il Ministero dell’Interno ha inoltre riferito che 13 agenti delle forze dell’ordine sono rimasti feriti. Numerosi incendi sono scoppiati in spazi pubblici e si sono registrati episodi di disordine. Le manifestazioni sono cresciute nel corso della giornata, con la partecipazione di numerosi attivisti radicali. La situazione si è fatta particolarmente tesa a Parigi, così come nelle città di Nantes (ovest) e Rennes (nord-ovest), dove si sono verificati attacchi contro le forze dell’ordine.

Dai video circolati in rete si vedono scontri e disordini. I media francesi hanno riferito di blocchi stradali, occupazioni di licei e blocchi a depositi di autobus e tram.

A Parigi, un centro commerciale centrale è stato chiuso per motivi di sicurezza nel pomeriggio, secondo i media locali. Inoltre, un incendio ha danneggiato la facciata di un edificio. La procuratrice di Parigi ha dichiarato che si potrebbe trattare di un incendio scoppiato involontariamente durante l’intervento delle forze dell’ordine. È stata aperta un’indagine.

Le proteste si sono svolte sotto lo slogan "Blocchiamo tutto" ("Bloquons tout") e sono principalmente dirette contro i piani di austerità annunciati da tempo dal governo.

Resta incerto chi sia l’organizzatore principale della mobilitazione: gli appelli alla protesta sono partiti da più fronti e si sono diffusi in modo decentrato, dando voce a diverse realtà scontente. Tra i promotori figurano gruppi della sinistra, i Gilet Gialli e sindacati, come quello dei ferrovieri.

Le manifestazioni arrivano due giorni dopo la caduta del governo di centrodestra a seguito di una mozione di sfiducia e poco dopo la nomina dell’ex ministro della Difesa, Sébastien Lecornu, a nuovo Primo Ministro.

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