Venezuela, una mossa azzardata


Il presidente Trump ha ordinato il dispiegamento della marina americana di fronte alle coste del Venezuela.
Il presidente Trump ha ordinato il dispiegamento della marina americana di fronte alle coste del Venezuela.
WASHINGTON - Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha schierato la marina statunitense al fine di contrastare il traffico di stupefacenti dei cartelli della droga latinoamericani, ordinandole di recarsi al largo delle coste del Venezuela.
Stando a una fonte anonima della marina americana, il presidente Trump avrebbe autorizzato il dispiegamento di sei navi da guerra con a bordo un totale di 4000 marines, al fine di lanciare un forte segnale all'amministrazione di Caracas e ai cartelli della droga venezuelani. In merito, si è espressa anche la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt: «Il presidente è pronto a utilizzare ogni elemento della potenza americana per fermare l’afflusso di droga nel nostro paese e per portare i responsabili davanti alla giustizia», ha dichiarato martedì davanti ai giornalisti.
La decisione si inserisce nel quadro della lotta al traffico di stupefacenti annunciata durante la scorsa campagna presidenziale e precede il recente riconoscimento di diversi gruppi di narcotrafficanti venezuelani come organizzazioni terroristiche, una mossa che permetterà a Washington di usare la forza militare.
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro, da tempo definito dalla Casa Bianca come un «pericoloso narcotrafficante» e su cui pende un mandato di cattura con una ricompensa (recentemente raddoppiata) di 50 milioni di dollari, ha ordinato il dispiegamento di 4,5 milioni di militi (in gran parte riservisti) in tutto il Paese per prepararsi all'imminente minaccia a stelle e strisce. Durante una recente conferenza dell'Alleanza Bolivariana (organizzazione che racchiude i governi latinoamericani di ispirazione socialista), Maduro ha detto che il suo Paese sta vivendo una situazione di «folle frenesia» e di «minaccia» da parte degli Stati Uniti, che credono di «possedere il mondo».
Al momento non è chiaro se Washington intenda ordinare ai suoi militari di mettere piede su suolo venezuelano o se la mossa del tycoon servirà unicamente a fare pressione sull'amministrazione di Caracas, imponendo un freno al traffico di stupefacenti verso gli Stati Uniti.