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GRAN BRETAGNA/FRANCIA

I risultati del «reset delle relazioni» tra Gran Bretagna e Francia

Concluso il summit tra i due paesi, da cui sono emersi un accordo sui migranti e una intesa per quintuplicare il contingente comune
AFP
Fonte ATS
I risultati del «reset delle relazioni» tra Gran Bretagna e Francia
Concluso il summit tra i due paesi, da cui sono emersi un accordo sui migranti e una intesa per quintuplicare il contingente comune

LONDRA - Oggi è terminato il vertice di Londra tra Regno Unito e Francia. In conferenza stampa Starmer e Macron hanno riferito dei risultati, ufficializzando una intesa sui migranti e la decisione di quintuplicare il loro contingente militare congiunto creato nel 2010.

Per quanto concerne i migranti, Keir Starmer ha presentato l'accordo, presentandolo come «innovativo» e dicendo che permetterà già «dalle prossime settimane» di avviare il respingimento e il ritorno in Francia di parte delle «small boat» di «clandestini» che attraversano la Manica verso il Regno Unito.

L'immigrazione illegale rappresenta «una crisi globale», ha aggiunto il premier laburista, assicurando che da parte sua il Regno accetterà «richiedenti asilo genuini» accampati in Francia. Starmer ha definito Macron «un solido alleato».

Il presidente francese ha da parte sua confermato il via libera a un progetto pilota che prevede per ora un tetto massimo di 50 ri-accoglimenti alla settimana sulla base dello schema «uno contro uno». Mentre ha annunciato il rafforzamento degli apparati di sicurezza sulle coste francesi - insufficienti secondo Londra, malgrado le centinaia di milioni di sterline stanziate a favore di Parigi - per il contrasto del flusso di migranti illegali in partenza verso la Gran Bretagna: con lo schieramento di 1'200 uomini in più.

Nello stesso tempo Macron ha tuttavia insistito che un respingimento generalizzato e automatico dei «clandestini" dal Regno verso la Francia non è più legalmente possibile a causa «della Brexit», rivelatasi a suo dire dannosa per la tutela dei confini britannici a dispetto delle promesse dei suoi sostenitori. E ha quindi evocato la necessità di affrontare congiuntamente il fenomeno, oltre agli accordi parziali odierni sui rimpatri, intervenendo sulle cause dei flussi migratori.

Il Regno Unito e la Francia hanno inoltre concordato d'incrementare da 10'000 a 50'000 effettivi il loro contingente militare congiunto, una forza destinata a eventuali missioni di emergenza che passerà «dalle dimensioni di una brigata a quelle di un corpo d'armata», ha affermato il presidente Emmanuel Macron.

Entrambi i leader hanno sottolineato il rafforzamento ulteriore della storica cooperazione nel campo della difesa fra i loro Paesi fra i risultati del summit (descritto come «un reset delle relazioni» complessive bilaterali post Brexit), sullo sfondo delle tensioni geopolitiche segnate dalla guerra della Russia in Ucraina e dei conflitti in Medio Oriente: cooperazione che riguarda settori come il deterrente nucleare o il rinnovamento delle difese missilistiche.

Quanto all'Ucraina, ribadito l'impegno a sostenere Kiev «con determinazione» sia sul piano militare per cercare d'imporre a Mosca l'accettazione di un cessate il fuoco, sia su quello delle garanzie future da assicurare attraverso la cosiddetta «coalizione dei volenterosi», sia - infine - per la ricostruzione postbellica.

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