Gli Stati Uniti riducono le armi a Kiev, le reazioni di Ucraina e Russia
«Dobbiamo garantire la protezione del nostro popolo». «La fine della guerra potrebbe essere più vicina»
KIEV/MOSCA - Gli Stati Uniti hanno ridotto la fornitura di armi all'Ucraina, per preservare il suo arsenale. E da Kiev scatta l'allarme, perché secondo alcuni analisti non potrebbe continuare a lungo termine la guerra con la Russia senza l'aiuto americano, anche con un impegno supplementare dall'Europa.
«Attualmente, a livello operativo tra Ucraina e Stati Uniti, si stanno definendo tutti i dettagli della fornitura di supporto alla difesa, inclusa la componente di difesa aerea. In un modo o nell'altro, dobbiamo garantire la protezione del nostro popolo», ha affermato Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale.
Il ministro degli Esteri Andriy Sybiha ha poi rilanciato l'offerta di «acquistare» difese aeree dagli americani, oppure di pagarle per ottenerle temporaneamente.
Al tempo stesso da Mosca vogliono sfruttare il momento di stallo nei rapporti tra Stati Uniti e Ucraina, il secondo dopo lo scontro di marzo. «Meno armi vengono fornite all'Ucraina, più vicina è la fine della guerra», ha sottolineato il portavoce del Cremlino Dmytri Peskov, mentre le fabbriche riconvertite all'economia di guerra hanno incrementato la produzione di missili e droni, arrivando a circa 70 Iskander balistici e 15 Kinzhal ipersonici al mese. A quanto pare, la Corea del Nord è pronta a triplicare le truppe che combattono insieme a quelle russe.
