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ARGENTINA

«Investi su questa cripto», parola di presidente. Ma dopo poche ore è crollata

Milei ha consigliato agli argentini di puntare su una moneta digitale. L'opposizione lo accusa di aver violato alcune leggi
AFP
Fonte ATS
«Investi su questa cripto», parola di presidente. Ma dopo poche ore è crollata
Milei ha consigliato agli argentini di puntare su una moneta digitale. L'opposizione lo accusa di aver violato alcune leggi
BUENOS AIRES - Il presidente argentino Milei ha consigliato su X ai suoi cittadini di investire in una criptovaluta, generando in pochi minuti lo spostamento di milioni di dollari. Poche ore dopo però il mercato è crollato. Lui si è scusato, spieg...

BUENOS AIRES - Il presidente argentino Milei ha consigliato su X ai suoi cittadini di investire in una criptovaluta, generando in pochi minuti lo spostamento di milioni di dollari. Poche ore dopo però il mercato è crollato. Lui si è scusato, spiegando di non aver alcun legame con la moneta digitale e di aver anzi deciso di non sostenerla più, mentre l'opposizione pensa che abbia commesso un reato.

«L'Argentina liberale sta crescendo!!! Questo progetto privato sarà dedicato a incoraggiare la crescita dell'economia argentina, finanziando piccole imprese e startup argentine. Il mondo vuole investire in Argentina», aveva scritto, chiedendo di acquistare $LIBRA, un token che ha iniziato a funzionare proprio in concomitanza col post.

E dopo che molti argentini lo hanno ascoltato, però, il suo valore è crollato. «Qualche ora fa ho pubblicato un post, come tante altre innumerevoli volte, a sostegno di una presunta iniziativa privata con la quale ovviamente non ho alcun legame», ha spiegato, affermando di non essere stato a conoscenza dei dettagli del progetto e di aver deciso, «dopo averne preso conoscenza», «di non continuare a diffondere la notizia (ecco perché ho cancellato il post)".

L'opposizione lo attacca. Infatti, secondo Maximiliano Ferraro, rappresentante della Coalizione civica, Milei potrebbe aver violato la legge sull'etica pubblica e quella sugli enti finanziari. «Quanto accaduto potrebbe costituire i reati di riciclaggio di denaro, frode e/o truffa, che l'Unità di informazione finanziaria non può ignorare».


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