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GUERRA IN UCRAINA

Ucciso il leader di un gruppo paramilitare filorusso

Era Armen Sarkisyan il bersaglio dell'attentato a Mosca, che ha causato due morti e tre feriti
Ucciso il leader di un gruppo paramilitare filorusso
Foto Imago
Fonte Ats/The Kyiv Indipendent
Ucciso il leader di un gruppo paramilitare filorusso
Era Armen Sarkisyan il bersaglio dell'attentato a Mosca, che ha causato due morti e tre feriti
MOSCA - Due persone sono morte e tre sono rimaste ferite per un'esplosione avvenuta stamane in un edificio residenziale di Mosca. Le vittime sono il fondatore del gruppo paramilitare ArBat - impegnato nella guerra in Ucraina - Armen Sarkisyan e la su...

MOSCA - Due persone sono morte e tre sono rimaste ferite per un'esplosione avvenuta stamane in un edificio residenziale di Mosca.

Le vittime sono il fondatore del gruppo paramilitare ArBat - impegnato nella guerra in Ucraina - Armen Sarkisyan e la sua guardia del corpo. Il fatto è avvenuto nell'entrata di un edificio di 29 piani nel complesso residenziale di Alye Parusa, nel nord-ovest di Mosca.

L'ordigno è esploso nell'atrio di uno degli edifici del complesso residenziale “Alye Parusa” (Vele Scarlatte). I media russi citati dal Kyiv Indipendent riportano che il fondatore di ArBat è morto in ospedale dopo «avere subito l'amputazione di una gamba».

Stretto collaboratore dell'ex presidente ucraino Viktor Yanukovych (filo-Cremlino), Sarkisyan «era sulla lista dei ricercati internazionali dall'inizio del 2014 per aver organizzato omicidi nel centro di Kiev» ha dichiarato il Servizio di sicurezza ucraino (SBU).

Durante la Rivoluzione di EuroMaidan, «Sarkisyan - scrive il quotidiano ucraino - avrebbe organizzato i teppisti filo-governativi (“titushky”) che hanno perseguitato i manifestanti pro-EuroMaidan. Dopo lo scoppio della guerra su larga scala, Sarkisyan ha fondato il battaglione speciale delle Guardie separate “ArBat” che combatte contro l'Ucraina. L'unità - spiega l'organo di informazione di Kiev - sarebbe composta da persone di etnia armena, molte delle quali con precedenti penali».

Le reazioni del Cremlino per adesso sono all'insegna della prudenza: il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, nel corso di una conferenza stampa, ha dichiarato che «per noi è impossibile commentare ora».

Peskov ha sottolineato che bisogna attendere che «la dinamica venga chiarita. I nostri Servizi segreti stanno facendo il loro lavoro, un lavoro molto difficile».


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