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«Disney si è inginocchiata a Trump»

È bufera attorno al CEO Bob Iger, accusato di aver silurato Jimmy Kimmel dopo le sue dichiarazioni sul killer di Charlie Kirk.
AFP
Fonte ats ans
«Disney si è inginocchiata a Trump»
È bufera attorno al CEO Bob Iger, accusato di aver silurato Jimmy Kimmel dopo le sue dichiarazioni sul killer di Charlie Kirk.

NEW YORK - Bob Iger è tornato alla guida di Walt Disney nel 2022 per restituire un tocco magico a Topolino, ma ora si trova al centro di una guerra culturale. La decisione di sospendere lo show di Jimmy Kimmel è stata presa - secondo indiscrezioni - direttamente da Iger, accusato ora di essersi «inginocchiato» a Donald Trump.

Dopo essere stato amministratore delegato di Disney dal 2005 al 2020, Iger è tornato a guidare Topolino alla fine del 2022 in seguito ai deludenti risultati conseguiti da colui che aveva scelto come suo successore

Da allora Iger ha cercato di evitare guerre culturali: ha ridotto l'impegno alla diversità di Disney, ha patteggiato con la Florida e ha raggiunto un accordo per chiudere la causa avviata da Trump contro la ABC, che Topolino controlla.

Mosse passate quasi inosservate rispetto alla valanga di critiche che si è attirato con la sospensione di Kimmel, silurato per aver suggerito che il killer di Charlie Kirk - l'attivista americano pro-Trump assassinato nello Utah la settimana scorsa - veniva dai ranghi Maga.

Iger si trova schiacciato ora fra le proteste dei sindacati di Hollywood e dei sostenitori della libertà di parola da un lato, e dall'altro dall'amministrazione Trump che ha in mano le chiavi di alcune delle transazioni a cui Disney sta lavorando e che richiedono il via libera del governo.

Lo scontro in atto è un test importante anche per la responsabile tv di Disney, Dana Walden. È stata proprio quest'ultima a comunicare a Kimmel la sospensione. E Walden, che ha forti legami con l'ex vicepresidente Kamala Harris, è anche in corsa per prendere il posto di Iger.

La Casa Bianca critica Obama: «Non sa di cosa parla» - La Casa Bianca critica Barack Obama per le sue dichiarazioni sulla sospensione dello show di Jimmy Kimmel. «Non ha idea di cosa sta parlando. La decisione» di sospendere Kimmel «è stata presa da ABC. Posso assicurarvi che non è venuta dalla Casa Bianca e che non c'è stata alcuna pressione da parte del presidente degli Stati Uniti», ha detto la portavoce Karoline Leavitt in un'intervista a FOX, sottolineando che era con il presidente «quando la notizia è stata diffusa nel Regno Unito». Obama ha definito lo stop dello show come «coercizione governativa».

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COMMENTI
 

Arcadia-bis 3 sett fa su tio
Road to dittatura. E’ sempre un brutto segnale quando artisti, comici, poeti, musicisti, pensatori ecc.. vengono zittiti, allontanati o messi in prigione per ciò che dicono. Piano piano si finisce come in Russia, dove non dissente più nessuno e quei pochissimi coraggiosi che lo fanno spesso volano dalle finestre.
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