Standard di condotta morale innalzati per gli aspiranti americani


Nuove regole sulla naturalizzazione: non basta più l’assenza di reati, contano anche i meriti personali.
Nuove regole sulla naturalizzazione: non basta più l’assenza di reati, contano anche i meriti personali.
NEW YORK - L'amministrazione di Donald Trump innalza gli standard di "buona condotta morale" per i potenziali cittadini americani. La nuova direttiva per i funzionari del Servizio di cittadinanza e immigrazione degli Stati Uniti (Uscis) ordina che nell'esame delle domande di naturalizzazione si valutino non solo l'assenza di condotte criminali, ma anche fattori positivi come l'impegno nella comunità, il rispetto degli obblighi fiscali e familiari e i risultati professionali.
"In futuro, i funzionari dell'Uscis dovranno tenere conto delle qualità positive di uno straniero e non semplicemente dell'assenza di cattiva condotta", si legge nella nota. La legge Usa impedisce da tempo a coloro che sono stati condannati per omicidio e altri gravi reati violenti di ottenere la cittadinanza e i richiedenti erano già tenuti a essere considerati in possesso di buona condotta morale, ma la nuova direttiva permette di respingere i richiedenti con precedenti di droga, recidiva alla guida in stato di ebbrezza o altri comportamenti ritenuti incompatibili con il "buon carattere morale".