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GUERRA A GAZA/IN UCRAINA

Dal viaggio «speciale» in Medio Oriente ai Tomahawk per l'Ucraina

Il presidente americano: «Sono bravo a risolvere guerre. Quella a Gaza è finita, non mi deluderanno». E intanto guarda a Kiev
AFP
Fonte ATS
Dal viaggio «speciale» in Medio Oriente ai Tomahawk per l'Ucraina
Il presidente americano: «Sono bravo a risolvere guerre. Quella a Gaza è finita, non mi deluderanno». E intanto guarda a Kiev

WASHINGTON - Dopo il contributo per l'accordo di pace in Medio Oriente, per cui sta raggiungendo Israele per poi proseguire verso l'Egitto, Donald Trump guarda oltre: «Sono bravo» a risolvere le guerre, ha detto a chi gli chiedeva degli scontri fra Pakistan e Afghanistan, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.

Si dice ottimista sul fatto che tutte le parti rispetteranno l'accordo per la pace a Gaza. «Non penso vogliano deludermi. Mi sono state date molte garanzie verbali e per questo penso che sarà un successo», ha detto il presidente, secondo quanto riferito dall'agenzia Bloomberg. «La guerra è finita. I rapporti con Benjamin Netanyahu sono buoni e i disaccordi sono stati risolti rapidamente. Mi ha proposto per il Nobel per la pace».

Il viaggio in Medio Oriente sarà «speciale. Migliaia di persone in Israele e nei paesi arabi stanno applaudendo: tutti applaudono nello stesso momento e non è mai accaduto. Di solito applaude qualcuno e non altri. È la prima volta che tutti sono contenti. Sarà qualcosa che non è mai accaduto prima», ha detto Trump. «Visiterei Gaza, mi piacerebbe almeno metterci piede».

«Tutti vogliono fare parte del consiglio di pace» per Gaza: i leader di molti paesi vogliono farne parte, ha continuato, sottolineando di apprezzare l'ex primo ministro britannico Tony Blair, indicato nel ruolo di vicecapo del 'Board of peace' e lodando l'impegno di Qatar e Turchia nel processo vero la pace.

Cosa ha detto sull'Ucraina - Non dimentica però la guerra in Ucraina. «Potrei dover parlare con la Russia sui Tomahawk per l'Ucraina» e dire al presidente Vladimir Putin che, se la guerra non è risolta, potrei inviarli a Kiev: i Tomahawk sarebbero «un nuovo atto di aggressione», ha affermato, secondo quanto riportato dai media americani.

«Potrei o non potrei inviarli», ha osservato Trump. L'Ucraina, ha aggiunto, ha disperatamente bisogno dei Patriot. Il presidente ha quindi aggiunto di aver avuto oggi una buona conversazione telefonica con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Ho appena parlato con POTUS - per la seconda volta in due giorni - e anche la conversazione di oggi è stata molto produttiva», ha a sua volta scritto su X il presidente Volodymyr Zelensky, riferendosi a una telefonata con il suo omologo statunitense.

«Ieri abbiamo concordato una serie di argomenti da discutere oggi e abbiamo affrontato tutti gli aspetti della situazione: la difesa delle vite umane nel nostro Paese, il rafforzamento delle nostre capacità - nella difesa aerea, nella resilienza e nelle capacità a lungo raggio. Abbiamo anche discusso molti dettagli relativi al settore energetico. Il Presidente Trump è ben informato su tutto ciò che sta accadendo. Abbiamo concordato di proseguire il dialogo», si legge nel post.

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