Netanyahu alla nazione: «Domani è un nuovo giorno. Ma non le sfide non sono finite»

Esorta il suo popolo a mettere da parte le divisioni e avvisa che «i nemici cercano di riorganizzarsi per attaccarci di nuovo»
TEL AVIV - «Domani i figli torneranno alla loro terra. È un evento storico che mescola dolore per la liberazione dai carnefici e gioia per il ritorno degli ostaggi. È un evento storico che molti non credevano sarebbe accaduto. Ma i nostri combattenti hanno creduto. Molti nel popolo hanno creduto. E io ho creduto. Questa è una serata emozionante. Domani inizia un nuovo cammino, un percorso di ricostruzione, di guarigione e, spero, di unione dei cuori». Lo ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu in un messaggio registrato per i media.
«So che ci sono molte divisioni tra di noi», ha proseguito il 75enne. «Ma in questo giorno, e spero anche nel periodo che ci attende, abbiamo tutte le ragioni per metterle da parte. Perché con forze comuni abbiamo ottenuto vittorie enormi. Vittorie che hanno stupito il mondo intero. Ovunque abbiamo combattuto, abbiamo vinto. Ma la campagna non è finita: ci sono ancora grandi sfide di sicurezza davanti a noi perché alcuni dei nostri nemici cercano di riorganizzarsi per attaccarci di nuovo. Insieme continueremo a rafforzare il nostro paese, insieme continueremo a vincere, e con l'aiuto di Dio, insieme assicureremo l'eternità di Israele».