Uno spiraglio per Lecornu

Il primo ministro dimissionario ha parlato della «volontà» delle forze politiche di avere un bilancio entro la fine dell'anno
PARIGI - Il primo ministro francese Sébastien Lecornu ha allontanato la prospettiva di un imminente scioglimento dell'Assemblea Nazionale, parlando di una «volontà» da parte delle forze politiche di «presentare un bilancio prima del 31 dicembre di quest'anno».
Lecornu, nella breve conferenza stampa di questa mattina, non ha menzionato la riforma delle pensioni e parlerà nuovamente a fine giornata, una volta concluse le «negoziazioni finali» con le forze politiche che sostengono l'esecutivo. Le dichiarazioni arriveranno «prima o dopo» il colloquio con il presidente Emmanuel Macron.
Intanto il segretario del Partito socialista francese Olivier Faure, che incontrerà questa mattina Lecornu, continua a rivendicare la nomina di un primo ministro di sinistra e rifiuta l'ipotesi di una «piattaforma comune anche minima» con i macroniani, come propone l'ex premier Gabriel Attal.
«Non saremo nella confusione. Il dibattito deve svolgersi su tutti i temi», ha detto prima dell'incontro. Faure intende anche «verificare» che la sospensione della riforma delle pensioni, «un gesto importante e un progresso per i dipendenti», non sia uno «specchio per le allodole».
Da parte sua la capogruppo in parlamento della France Insoumise (LFI) Mathilde Panot avverte che il suo partito è pronto a sfiduciare «qualsiasi governo che continuerà la politica macroniana». Intervistata da RMC-BFMTV, l'esponente della gauche radicale ha detto, tra l'altro, di «non credere alla nomina di un governo di sinistra». A suo avviso, Faure otterrà solo «briciole» dal primo ministro dimissionario.
La possibilità di formare un governo, seppure transitorio, sostiene la Borsa francese, che avanza dello 0,5%, così come si riprendono i titoli di stato di Parigi, gli OAT (Obligations Assimilables du Trésor), i cui rendimenti scendono di 4 punti base al 3,52%.