Ilaria Salis salva per un soffio


L'immunità dell'europarlamentare italiana non è stata revocata grazie al probabile voto di alcuni "franchi tiratori" del centrodestra
BRUXELLES - Con un solo voto di scarto, il Parlamento Europeo ha bocciato la richiesta del governo ungherese di revocare l’immunità all’eurodeputata italiana Ilaria Salis. Il voto, avvenuto a scrutinio segreto, ha confermato la linea già espressa due settimane fa dalla commissione Affari giuridici, ma l’esito è arrivato al termine di una seduta segnata da forte incertezza e tensione politica.
Secondo le prime ricostruzioni, la decisione sarebbe stata determinata dal sostegno inatteso di alcuni eurodeputati indipendenti e di una parte del Partito Popolare Europeo (PPE), formazione di centrodestra e gruppo più numeroso dell’emiciclo. Nonostante le dichiarazioni ufficiali, che lasciavano presagire un orientamento favorevole alla revoca, una parte dei popolari avrebbe scelto di votare in difformità dalle indicazioni del gruppo.
I gruppi progressisti – La Sinistra, i Socialisti e Democratici, i Verdi e Renew Europe – avevano annunciato il proprio voto contrario alla revoca, schierando complessivamente 310 deputati, 41 in meno della maggioranza assoluta in caso di partecipazione piena. Sul fronte opposto, i partiti di destra e di estrema destra – Conservatori e Riformisti europei, Patrioti per l’Europa ed Europa delle Nazioni Sovrane – si erano detti favorevoli, totalizzando 191 voti, oltre a una trentina di indipendenti dal peso potenzialmente decisivo. A fare da ago della bilancia sono stati i 188 membri del PPE, così come il centinaio di assenti complessivi.
Il voto ha avuto il seguente esito: 306 favorevoli, 305 contrari, 17 astenuti.
«Un voto per la democrazia, lo stato di diritto e l'antifascismo. Questa decisione dimostra che la resistenza funziona. Dimostra che quando rappresentanti eletti, attivisti e cittadini difendono insieme i valori democratici, le forze autoritarie possono essere affrontate e sconfitte» ha commentato a caldo Ilaria Salis. Ben diversa la posizione del leader della Lega Matteo Salvini:«Col trucchetto del voto segreto, richiesto dai gruppi di sinistra, anche qualcuno che si dice di “centrodestra” ha votato per salvare la signora Salis dal processo. Vergogna!».
Accusata di lesioni aggravate potenzialmente letali e altre condotte criminose in concorso con altri, all'interno di un'organizzazione criminale.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) October 7, 2025
Ma col trucchetto del voto segreto, richiesto dai gruppi di sinistra, anche qualcuno che si dice di “centrodestra” ha votato per… pic.twitter.com/a0ZHu0c4CZ