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CINA

Le critiche di Xi alla «politica della forza»

Aprendo i lavori dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, il presidente cinese ha deplorato «la mentalità della Guerra fredda» e «il comportamento prepotente» nell'ordine mondiale
GETTY IMAGES
Fonte Ats Ans
Le critiche di Xi alla «politica della forza»
Aprendo i lavori dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, il presidente cinese ha deplorato «la mentalità della Guerra fredda» e «il comportamento prepotente» nell'ordine mondiale

TIANJIN - Il presidente cinese Xi Jinping ha criticato «l'egemonismo e la politica della forza» che segnano «il mondo attraversato da turbolenze e cambiamenti ».

Aprendo a Tianjin i lavori dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco), Xi ha invitato i leader presenti, tra cui il russo Vladimir Putin e l'indiano Narendra Modi, ad «aderire all'equità e alla giustizia», contro «la mentalità della Guerra fredda, il confronto tra fazioni e il comportamento prepotente» nell'ordine mondiale.

«Noi siamo sempre stati per l'equità e la giustizia internazionale», sostenendo «la tolleranza e l'apprendimento reciproco», ha aggiunto Xi.

Tra passato e futuro - L'attuale situazione internazionale «sta diventando caotica e interconnessa», ha continuato il presidente cinese, rendendo «i compiti di sicurezza e sviluppo che gli Stati membri della Sco devono affrontare ancora più impegnativi. Guardando indietro, a dispetto dei tempi tumultuosi, abbiamo raggiunto il successo praticando lo spirito di Shanghai», ha detto ancora Xi riferendosi al nome del gruppo e alle spinte di cooperazione e solidarietà che portarono alla fondazione del gruppo nel 2001.

«Guardando al futuro, dobbiamo rimanere con i piedi per terra, andare avanti e svolgere al meglio le funzioni dell'organizzazione», rispettando «le differenze» e mantenendo «la comunicazione strategica per costruire il consenso e rafforzare la solidarietà». L'auspicio è di «allineare meglio le strategie di sviluppo, di promuovere la Belt and Road Initiative (Bri) e di sfruttare la forza del mercato di grandi dimensioni», ottimizzando poi «il commercio e gli investimenti».

Putin ha discusso del vertice in Alaska - Vladimir Putin ha discusso con il presidente cinese Xi Jinping e «altri leader» l'esito del vertice di Ferragosto in Alaska con Donald Trump. Il capo del Cremlino ha detto di «apprezzare gli sforzi» di Cina e India per risolvere la crisi in Ucraina, «non scaturita dall'invasione» ma «dal colpo di Stato a Kiev appoggiato dagli alleati occidentali dell'Ucraina» e dai tentativi dell'Occidente di trascinare Kiev nella Nato. Per la soluzione, «occorre affrontate le cause e ristabilire l'equilibrio di sicurezza. La Russia aderisce al principio che nessun Paese può garantire la sua sicurezza a spese di altri».

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