Putin: «L'Occidente ignora la storia puntando alla militarizzazione»

Il presidente russo, alla vigilia della sua visita in Cina, ha poi elogiato Xi Jinping: «Tratta la storia del suo Paese con il massimo rispetto»
MOSCA - «Il militarismo giapponese viene rianimato con il pretesto di immaginarie minacce russe o cinesi, mentre in Europa, Germania inclusa, si stanno compiendo passi verso la rimilitarizzazione del continente, con scarsa attenzione ai parallelismi storici»: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista scritta alla Xinhua, alla vigilia della sua visita in Cina nel corso della quale assisterà anche alla parata militare del 3 settembre su Piazza Tienanmen per la fine della Seconda guerra mondiale.
«Ci aspettiamo che il vertice dia all'Organizzazione un nuovo, potente slancio, rafforzi la sua capacità di rispondere alle sfide e alle minacce contemporanee e migliori la solidarietà nel nostro spazio eurasiatico condiviso. Tutto ciò contribuirà a plasmare un ordine mondiale multipolare più equo», ha dichiarato Putin. Ha poi elogiato il presidente cinese Xi Jinping che - ha detto - «tratta la storia del suo Paese con il massimo rispetto». «I popoli dell'Unione Sovietica e della Cina hanno sopportato il peso dei combattimenti e hanno subito le perdite più pesanti» durante la Seconda Guerra Mondiale, ha sottolineato Putin.
«In Russia, non dimenticheremo mai che l'eroica resistenza della Cina è stata uno dei fattori cruciali che hanno impedito al Giappone di pugnalare alle spalle l'Unione Sovietica durante i mesi più bui del 1941-1942. Ciò ha permesso all'Armata Rossa di concentrare i suoi sforzi sulla repressione del nazismo e sulla liberazione dell'Europa», ha affermato Putin.
«Siamo grati alla Cina per la sua attenta conservazione dei memoriali dei soldati dell'Armata Rossa che hanno perso la vita nelle battaglie per la liberazione della Cina», ha dichiarato Putin. «Un atteggiamento così sincero e responsabile nei confronti del passato che è in netto contrasto con la situazione in alcuni Paesi europei, dove monumenti e tombe dei liberatori sovietici vengono profanati in modo barbaro o distrutti, e fatti storici scomodi vengono cancellati. Vediamo - ha aggiunto - che in alcuni Stati occidentali i risultati della Seconda Guerra Mondiale vengono di fatto rivisti e le sentenze dei tribunali di Norimberga e Tokyo vengono apertamente ignorate».