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GUERRA COMMERCIALE

L'UE: fermezza sui dazi, ma c'è la volontà di un'intesa

«Preferiamo una soluzione negoziata» ha dichiarato Ursula von der Leyen
DPA
Fonte Ats Ans
L'UE: fermezza sui dazi, ma c'è la volontà di un'intesa
«Preferiamo una soluzione negoziata» ha dichiarato Ursula von der Leyen

STRASBURGO - «Da febbraio, gli Stati Uniti hanno imposto dazi sul 70% del commercio totale con l'Ue. La portata è senza precedenti. La nostra linea è stata chiara: saremo fermi. Ma preferiamo una soluzione negoziata. Stiamo lavorando a stretto contatto con l'amministrazione americana per raggiungere un accordo e ho avuto un proficuo scambio con il presidente Trump all'inizio della settimana per contribuire a far progredire le cose». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen all'Europarlamento.

«Stiamo cercando un quadro chiaro, da cui continuare a costruire. Restiamo fedeli ai nostri due principi. Difendiamo i nostri interessi. Continuiamo il lavoro in buona fede. E ci prepariamo a tutti gli scenari», ha aggiunto.

«Stiamo lavorando giorno e notte per trovare una soluzione perché crediamo che i dazi siano dannosi per gli affari. E non siamo gli unici. Dall'inizio del nostro nuovo mandato abbiamo già concluso nuovi accordi con il Mercosur, il Messico e la Svizzera. Lavoreremo per finalizzare l'accordo con l'India entro la fine dell'anno. E ce ne saranno altri. Perché il mondo è alla ricerca di partner su cui contare. E l'Europa è quel partner», ha dichiarato la presidente della Commissione alla plenaria dell'Europarlamento.

Questi nuovi accordi commerciali rappresentano «un elemento chiave della nostra politica economica estera e della nostra competitività» e possono «aprire immense nuove opportunità e mercati per le aziende europee», ha evidenziato von der Leyen. «Questo è un momento di rischio per l'Europa, ma le opportunità ci sono. E sta a noi coglierle», ha aggiunto.

La leader tedesca ha poi osservato che «i costi energetici continuano a rappresentare uno svantaggio competitivo» per l'Europa, «per questo è così importante intensificare gli investimenti in reti, interconnessioni e sistemi di stoccaggio».

«È fondamentale attuare pienamente il nostro piano d'azione per un'energia accessibile e rispettare il nostro impegno di eliminare gradualmente le importazioni di gas e petrolio russi entro la fine del 2027. È ora di chiudere il rubinetto e porre fine per sempre all'era dei combustibili fossili russi in Europa», ha evidenziato.

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