NATO verso la svolta: droni armati e meno restrizioni ai piloti


La NATO valuta misure più incisive contro le provocazioni russe, inclusi droni armati e regole di ingaggio più leggere per i propri caccia.
La NATO valuta misure più incisive contro le provocazioni russe, inclusi droni armati e regole di ingaggio più leggere per i propri caccia.
LONDRA - Le nazioni della NATO stanno valutando azioni più decise contro le provocazioni russe, tra cui l'uso di droni armati lungo il confine e l'allentamento delle restrizioni sull'apertura del fuoco sugli aerei di Mosca per i piloti. Lo riferisce il Financial Times, che oggi dedica un articolo all'argomento, ponendo l'accento sulla NATO e la risposta alla guerra ibrida di Putin.
L'obiettivo? È letteralmente quello di aumentare il prezzo da far pagare a Mosca e definire contromisure chiare. In questo senso, i colloqui, iniziati dai paesi confinanti con la Russia e supportati da Francia e Regno Unito, si sarebbero poi già estesi a un gruppo più ampio dell'alleanza.
Il mese scorso, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva del resto suggerito che la NATO dovrebbe aprire il fuoco sugli aerei russi che violano il territorio alleato. Questo - lo ricordiamo - a seguito delle violazioni dello spazio aereo in Polonia, Romania ed Estonia. Decine di droni sconosciuti hanno infatti causato disagi negli aeroporti di Belgio, Danimarca e Germania, eventi che alcuni funzionari collegano alla "guerra ibrida" russa, che includerebbe attacchi informatici e tentativi di sabotaggio.
In che modo? Le discussioni sono ancora nelle fasi iniziali e non ci sono scadenze per modifiche strategiche, che peraltro potrebbero persino non essere annunciate pubblicamente. Parallelamente, l'UE sta preparando proprie misure, come restrizioni di viaggio per i diplomatici russi sospettati di essere agenti segreti e l'uso di fondi UE per implementare sistemi di difesa anti-drone.
Matthew Whitaker, ambasciatore degli Stati Uniti presso la NATO, ha infine sottolineato l'importanza di «garantire le migliori opzioni nella guerra asimmetrica... e ibrida» e di assicurarsi «abbastanza gradini sulla scala dell'escalation». Sentiti dal quotidiano britannico, due funzionari della NATO hanno confermato che «uno dei compiti urgenti è ottimizzare le regole di ingaggio sul fianco orientale».