Attacco alla sinagoga, la polizia indaga per terrorismo

L'episodio è avvenuto sullo sfondo di proteste sempre più diffuse contro la situazione a Gaza
MANCHESTER - C'è la pista di una matrice terroristica dietro il sanguinoso attacco odierno alla sinagoga di Manchester, nel nord dell'Inghilterra.
La formalizzazione di quanto appariva ormai scontato è venuta in un briefing tenuto da Laurence Taylor, numero due dell'antiterrorismo britannica, coinvolta ufficialmente nelle indagini accanto alla Greater Manchester Police. Il comandante di questo corpo di polizia ha rivisto al rialzo il bilancio delle vittime: due morti e quattro feriti. Fra di essi c'è un guardiano della sicurezza interna della sinagoga e tutti hanno riportato tutti lesioni gravi, in particolare tre.
È emerso inoltre che l'aggressore, alla guida di un'automobile, ha dapprima investito alcune persone, per poi scendere dal veicolo con un coltello e accoltellarne altre, non senza cercare di entrare all'interno del tempio a caccia di fedeli. L'attacco è avvenuto verso le 9.30 locali, quando la sinagoga era affollata per la prima preghiera di giornata prevista a partire dalle 9.
L'aggressore - che ha ucciso a coltellate due persone ed è in seguito stato abbattuto dal fuoco di due agenti armati - risulta essere stato identificato, ma il suo nome resta per ora coperto dal riserbo. Il funzionario ha aggiunto che sono già stati rafforzati i presidi a protezione di tutte le sinagoghe e i siti ebraici più in vista del Regno.
L'episodio è avvenuto sullo sfondo di proteste sempre più diffuse nel Regno Unito contro l'escalation d'Israele nella Striscia di Gaza.