La Russia «attacca» Israele. E Zelensky riceve i Patriot da Tel Aviv

«Usa la forza illegalmente contro i palestinesi», ha detto Lavrov, che poi ha fatto il punto sulla situazione nel suo paese
MOSCA - Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, parlando all'Assemblea Generale Onu ha accusato Israele di voler «far saltare in aria» il Medio Oriente, condannando «il suo uso illegale della forza contro i palestinesi».
«La Russia viene accusata di aver quasi pianificato un attacco contro i Paesi della Nato e dell'Unione Europea. Il presidente Putin ha ripetutamente smentito queste provocazioni. La Russia non ha mai avuto e non ha tali intenzioni. Tuttavia, qualsiasi aggressione contro il mio Paese incontrerà una risposta decisa», ha invece affermato Lavrov sulla guerra in Ucraina.
«Nutriamo qualche speranza per la continuazione del dialogo russo-americano, soprattutto dopo il vertice in Alaska. Vediamo il desiderio non solo di contribuire a trovare soluzioni realistiche per la crisi ucraina, ma anche di sviluppare una cooperazione pragmatica senza adottare posizioni ideologiche», ha aggiunto il ministro degli Esteri.
«Russia e Usa hanno una responsabilità speciale per la situazione mondiale e, per evitare rischi che potrebbero far precipitare l'umanità in una nuova guerra, il mantenimento della stabilità strategica è l'obiettivo di una nuova iniziativa di Mosca, presentata dal presidente Putin il 22 settembre. Riteniamo che l'attuazione della nostra proposta creerebbe le condizioni necessarie per mantenere un livello accettabile di prevedibilità nel settore dei missili nucleari e per migliorare il clima generale nelle relazioni tra Russia e Stati Uniti».
Zelensky e i Patriot israeliani
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che l'Ucraina ha ricevuto da Israele un sistema antiaereo Patriot, un'arma di fabbricazione americana essenziale per respingere gli attacchi missilistici russi.
«Un sistema israeliano (Patriot) è operativo in Ucraina, è operativo da un mese», ha dichiarato Zelensky in una conferenza stampa, senza specificare se Kiev lo abbia acquistato o ricevuto gratuitamente.