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Brigitte, in tribunale «anche le foto da incinta», per dimostrare che è donna

L'avvocato dei Macron, Tom ClareBrigitte, conferma che la Première dame di Francia è pronta a smontare le accuse di Candace Owens.
Afp
Fonte Red
Brigitte, in tribunale «anche le foto da incinta», per dimostrare che è donna
L'avvocato dei Macron, Tom ClareBrigitte, conferma che la Première dame di Francia è pronta a smontare le accuse di Candace Owens.

PARIGI - La questione non è ancora chiusa. Stiamo parlando di Brigitte e Emmanuel Macron che, nel luglio 2025, hanno intrapreso un'azione legale negli Stati Uniti contro l'influencer Candace Owens, con milioni di follower sui social ed ex commentatrice del quotidiano conservatore Daily Wire - per diffamazione. Nella seconda parte della settimana appena conclusa si è infatti appreso che la coppia ora presenterà prove fotografiche e scientifiche in tribunale per confutare le affermazioni della Owens, che sostiene che Brigitte sia nata uomo e che - a sua volta - rivendica libertà di espressione.

Nel podcast Fame Under Fire della Bbc, l'avvocato dei Macron, Tom Clare, ha definito le accuse «incredibilmente sconvolgenti» e ha detto che intende presentare documentazione e testimonianze di esperti, incluse foto di Brigitte incinta, per dimostrare la falsità delle accuse. La teoria sulla presunta identità di genere di Brigitte Macron era emersa per la prima volta nel 2021 attraverso blogger francesi.

Sebbene i Macron avessero inizialmente vinto una causa in Francia nel 2024 contro le due blogger transalpine, la sentenza è stata però annullata in appello nel 2025 per motivi di libertà di espressione. A luglio, come detto, i Macron hanno intentato la causa negli Stati Uniti, accusando questa volta Owens.

Emmanuel Macron ha dichiarato che l'azione legale mira a difendere il suo onore e contrastare una «sciocchezza» diffusa «al servizio di un'ideologia». Testualmente, il Presidente, la scorsa estate, aveva affermato: «Si tratta di difendere il mio onore! Perché è una sciocchezza».

Gli avvocati di Owens hanno invece chiesto l'archiviazione del caso, sostenendo che il Delaware non sia il foro appropriato e che la difesa le causerebbe «notevoli difficoltà finanziarie». La stessa Owens, da parte sua, ha affermato di credere che quanto sostenuto sia vero e che «non c'è nulla di più americano della libertà di parola». Lo stbailiranno i giudici.

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