Vucic: «Serbia è paese democratico, scontri inacettabili»


Il Presidente serbo replica al Guardian.
Il Presidente serbo replica al Guardian.
BELGRADO - "La Serbia è un Paese democratico e non può accettare scontri e violenze di piazza": lo ha detto il presidente Aleksandar Vucic in una risposta scritta a un articolo sulla situazione in Serbia apparso nei giorni scorsi sul Guardian e nel quale si affermava tra l'altro che l'Europa "non può ignorare la lotta per la democrazia" in Serbia.
La Serbia, ha osservato Vucic è fortemente impegnata sulla strada dell'integrazione europea, e registra costanti progressi in fatto di sviluppo democratico e economico. "L'Unione europea copre oltre il 60% degli investimenti stranieri diretti in Serbia, e ha stanziato 1,6 miliardi di euro fino al 2027 a sostegno delle riforme. Un tale livello di impegno difficilmente si concilia con l'idea della Serbia quale eccezione "autoritaria" e "malintenzionata" nella regione. L'Ue non investirebbe così tanto in un Paese nel quale i suoi valori e interessi fossero sostanzialmente respinti", ha detto Vucic.
"Ciò che la Serbia non può accettare è la violenza mascherata da attivismo, minando istituzioni che sono state create con l'impegno e il sostegno dei suoi partner europei", ha osservato Vucic nella sua risposta al Guardian.