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GUERRA A GAZA

Netanyahu: «Prendiamo Gaza e avviamo nuovi negoziati»

Il premier annuncia i piani per la presa della città e la volontà di trattative immediate per la liberazione degli ostaggi e per la fine della guerra
Depositphotos (yakub88)
Fonte ATS
Netanyahu: «Prendiamo Gaza e avviamo nuovi negoziati»
Il premier annuncia i piani per la presa della città e la volontà di trattative immediate per la liberazione degli ostaggi e per la fine della guerra

TEL AVIV - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato l’approvazione di un piano per la presa della città di Gaza, ma allo stesso tempo ha prospettato nuovi negoziati per un cessate il fuoco con Hamas.

Durante una visita ai soldati di stanza nella Striscia di Gaza, Netanyahu ha dichiarato – secondo quanto riferito dal suo ufficio –: «Sono venuto a confermare i piani dell’esercito per la presa della città di Gaza e la vittoria su Hamas».
Allo stesso tempo, ha dato istruzioni di «avviare immediatamente negoziati per la liberazione di tutti i nostri ostaggi e per la fine della guerra, a condizioni accettabili per Israele». Secondo Netanyahu, le due cose vanno di pari passo.

I negoziati indiretti tra Israele e Hamas per una nuova tregua finora non hanno avuto successo e sono stati interrotti di recente. Tuttavia, i mediatori internazionali – Stati Uniti, Qatar ed Egitto – stanno cercando di riattivare i contatti.

Secondo i media israeliani, Netanyahu avrebbe dovuto approvare i piani operativi per la presa della città di Gaza durante un incontro sulla sicurezza con il ministro della Difesa Israel Katz e i vertici militari. Il Consiglio di sicurezza israeliano aveva già autorizzato all’inizio del mese la presa della più grande città della Striscia di Gaza, nonché l’evacuazione della popolazione verso sud.

L’organizzazione islamista Hamas aveva dichiarato lunedì di aver dato ai mediatori una «risposta positiva» a una nuova proposta di cessate il fuoco. Secondo i media, si tratterebbe di una versione rivisitata di una proposta avanzata in precedenza dall’inviato speciale USA Steve Witkoff.

Questa prevederebbe una tregua di 60 giorni, durante la quale dieci ostaggi israeliani ancora in vita verrebbero liberati in cambio della scarcerazione di detenuti palestinesi. Attualmente, sono ancora circa 50 gli ostaggi detenuti a Gaza, di cui almeno 20 sarebbero ancora vivi. Israele non ha ancora fornito una risposta ufficiale alla proposta.

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