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GUERRA IN UCRAINA

Altro che pace: l'Ucraina dovrà prepararsi ancora alla guerra

Non si potrà escludere un nuovo conflitto, ha dichiarato il comandante in capo delle Forze armate Oleksandr Syrsky
IMAGO / Ukrinform
Fonte RBC-Ucraina
Altro che pace: l'Ucraina dovrà prepararsi ancora alla guerra
Non si potrà escludere un nuovo conflitto, ha dichiarato il comandante in capo delle Forze armate Oleksandr Syrsky

KIEV - Oggi è il giorno dell'incontro a Washington tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader ucraino Volodymyr Zelensky. Alla Casa Bianca sarà fatto un passo in avanti verso la pace tra Russia e Ucraina, o perlomeno verso un cessate il fuoco?

È la speranza di molti, ma c'è anche chi non si fa troppe illusioni. «Nonostante tutte le garanzie future, il processo negoziale, dobbiamo prepararci costantemente alla guerra, alla sua continuazione da parte della Russia o all'inizio di un nuovo conflitto». A dirlo è stato Oleksandr Syrsky, il comandante in capo delle Forze armate ucraine, in un'intervista a RBC-Ucraina. «Anche in caso di un trattato di pace o di un congelamento della guerra, dobbiamo costantemente preoccuparci di aumentare la capacità di combattimento dell'esercito, tenere conto dell'esperienza della guerra e delle conclusioni di un'analisi dettagliata e creare l'esercito più moderno, più potente e tecnologicamente avanzato».

Syrsky si dice convinto che la Russia «sarà in grado di riprendersi molto rapidamente» e quindi sarà fondamentale non dimenticare le lezioni apprese in questi tre anni di conflitto. «Sappiamo come è stata utilizzata la tregua di "maggio": il nemico ha semplicemente richiamato l'artiglieria e le sue unità di sistemi senza pilota in prima linea, cosa che non poteva fare quando le ostilità erano in corso. Ha raggruppato le sue truppe e ha immediatamente avviato azioni offensive attive. In altre parole, dobbiamo essere pronti a qualsiasi sviluppo degli eventi». Nonostante sia convinto che le frasi sull'esercito russo pronto a combattere ancora per dieci anni siano solo «spavalderia», Syrsky non pensa che Mosca accantonerà definitivamente il suo piano di riconquista dell'Ucraina e l'allargamento ai confini dell'allora Unione Sovietica. Almeno sul versante occidentale.

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