Travolse i tifosi del Liverpool: «Ha usato l'auto come un'arma»
Nuove accuse per il 53enne che, a maggio, provocò il ferimento di oltre 130 persone. L'uomo è comparso oggi, in collegamento, di fronte alla Liverpool Crown Court
LIVERPOOL - Sono state formulate nuove accuse nei confronti del 53enne Paul Doyle, il piccolo imprenditore arrestato in maggio a Liverpool dopo aver investito alla guida della sua Ford Galaxy decine di persone reduci nella città inglese dei Beatles dalle celebrazioni della parata della vittoria dei Reds, trionfatori della Premier League di calcio.
L'uomo, il cui gesto ha causato il ferimento di oltre 130 fra tifosi e famiglie in strada per festeggiare, è comparso davanti alla Liverpool Crown Court, in collegamento dal carcere, e si è commosso quando ha dovuto confermare la sua identità.
Nell'udienza odierna avrebbe dovuto dichiararsi colpevole o meno rispetto ai sette capi d'imputazione inizialmente contestati per il fatto di maggio, ma la corte ha appreso che il pubblico ministero ne ha introdotti altri 24, riguardanti lesioni, anche gravi, subite dalle persone alla parata, inclusi diversi minorenni. La difesa ha quindi chiesto più tempo per formulare la propria dichiarazione iniziale a fronte delle nuove accuse.
Il pubblico ministero in un'udienza precedente aveva affermato che Doyle aveva usato la sua auto "come un'arma" in un atto deliberato, molto probabilmente derivante da un eccesso di collera, ed era stato nuovamente escluso il movente terroristico. L'investitore, sposato e padre di tre figli, è originario della zona residenziale di West Derby, nell'area metropolitana di Liverpool, ed è stato descritto come una persona "insospettabile" da familiari e vicini. In passato aveva servito per un periodo come militare dei Royal Marines britannici. La nuova udienza sul caso si terrà il 4 settembre.
