I sostenitori di Bolsonaro sono scesi in piazza


«Siamo ufficialmente in una dittatura», ha commentato il figlio dell'ex presidente, il senatore Fabio Bolsonaro
«Siamo ufficialmente in una dittatura», ha commentato il figlio dell'ex presidente, il senatore Fabio Bolsonaro
BRASILIA - Simpatizzanti di Jair Bolsonaro hanno sfilato la notte scorsa a bordo delle loro auto lungo i viali di Brasilia, al suono insistente dei clacson, in segno di protesta contro gli arresti domiciliari dell'ex presidente.
I manifestanti si sono poi radunati davanti al condominio dove l'ex leader di destra dovrà scontare la misura restrittiva, nel quartiere Jardim Botânico della capitale. «Il Brasile si fermerà», hanno gridato alcuni dimostranti, avvolti nelle bandiere del Brasile e degli Stati Uniti.
La Polizia militare del Distretto Federale ha intanto rafforzato il pattugliamento nella regione centrale della capitale e bloccato la strada che porta alla Spianata dei Ministeri, a 13 chilometri di distanza, per impedire al gruppo di raggiungere la Corte suprema.
«Siamo ufficialmente in una dittatura», ha commentato alla Cnn il senatore Flavio Bolsonaro, primogenito dell'ex capo di Stato, aggiungendo che è «difficile che non ci sia una reazione» da parte di Washington. «Il Brasile non è più una democrazia», gli ha fatto eco dagli Usa il fratello e deputato Eduardo Bolsonaro.