Trump e Powell, stretta di mano e frecciatine. «Non lo licenzio»

«Licenzierei un manager che sfora il budget», ha detto il presidente, chiedendo ancora l'abbassamento dei tassi di interesse
WASHINGTON - Donald Trump ha stretto la mano al presidente della banca centrale Usa Jerome Powell, con cui ha visitato la sede della Fed. Il gelo, però, tra i due, non accenna a placarsi e nelle dichiarazioni il presidente ha lanciato alcune frecciatine, chiedendo poi la diminuzione dei tassi di interesse.
I due si sono stretti la mano nonostante gli scontri a distanza, con il tycoon che accusa il banchiere per il mancato taglio dei tassi di interesse e la lievitazione dei costi del progetto di ristrutturazione del quartier generale. Costi su cui hanno dissentito in pubblico. Il gelo resta, anche negli sguardi.
«In generale licenzierei un project manager che ha sforato il budget», ha detto Trump, rispondendo ad un reporter che gli chiedeva come si sarebbe comportato con il responsabile della lievitazione dei costi di un progetto, come è accaduto per la ristrutturazione della sede della banca centrale americana.
Il presidente ha sollecitato ancora la Fed ad abbassare il costo del denaro. «Mi piacerebbe che abbassasse il tasso di interesse», ha detto. «Saremmo aiutati - ha proseguito - se i tassi di interesse scendessero, ma vedremo presto come il board si pronuncerà in merito. Mi piacerebbe vederli scendere molto, ma abbiamo un Paese che prospera, avevamo un Paese morto anno fa, oggi siamo Paese più caldo del mondo e risolveremo anche questo».
Infine ha detto che non intende licenziare il presidente della Fed Jerome Powell. Parlando con i cronisti, ha riferito di sentirsi «bene» riguardo al rapporto con Powell, ma di aspettarsi che «faccia la cosa giusta» e abbassi i tassi di interesse.
Ha aggiunto che «stiamo andando bene con l'Ue».