Tensioni contro i migranti, scattano le manette


Sei persone sono state arrestate a Epping dopo i disordini di domenica sera
Sei persone sono state arrestate a Epping dopo i disordini di domenica sera
EPPING - È salito a 6 il bilancio degli arresti compiuti ieri sera dalla polizia britannica sullo sfondo dell'ultima fiammata - per ora circoscritta - di disordini anti-migranti nel Regno Unito, dopo i violenti riots scatenatesi nell'agosto dell'anno scorso in svariate località dell'isola in seguito all'eccidio di bambine di Southport, nel nord dell'Inghilterra.
Teatro delle tensioni questa volta è Epping, in Essex, sobborgo periferico a sud-est dell'area metropolitana di Londra, dove ieri sera si sono registrati nuovamente incidenti a margine di una dimostrazione di protesta dinanzi un hotel, il Bell, usato come centro di raccolta di richiedenti asilo sbarcati illegalmente nel Paese attraverso il flusso di 'small boat': flusso che prosegue a ritmi record sulla rotta della Manica malgrado la linea dura sbandierata a più riprese dal governo di Keir Starmer.
L'albergo, oggetto di contestazioni ricorrenti da quasi un anno da parte di comitati locali di cittadini, è divenuto un bersaglio di azioni più violente negli ultimi giorni in seguito all'incriminazione di un richiedente asilo 38enne ospitato nella struttura accusato di molestie sessuali contro una minorenne locale. Eccessi che le forze dell'ordine attribuiscono almeno in parte ad agitatori provenienti da fuori, "estranei alla comunità", a differenze delle proteste pacifiche precedenti.
Ieri circa mille persone sono tornate a radunarsi dinanzi al Bell Hotel con cartelli con su scritto "rimandateli a casa" e "difendete i nostri bambini". Alcuni dei partecipanti si sono poi scontrati con gli agenti di guardia, lanciando fumogeni e bottiglie.
L'ispettore capo Simon Aslow, parlando oggi con i media, ha deplorato che la protesta sia "trascesa in atti di teppismo insensato", annunciando una stretta dell'ordine pubblica a Epping per "prevenire ulteriori reati o comportamenti anti-sociali".