«Trump ha chiesto a Zelensky se fosse in grado di colpire Mosca»

Lo afferma il Financial Times. Gli ucraini attribuiscono il cambio di opinione all'influenza della First Lady Melania
WASHINGTON - Il quotidiano economico Financial Times dà conto di una notizia che, se confermata, segnerebbe un netto cambio di rotta di Donald Trump in merito alla guerra in Ucraina.
L'incoraggiamento di Trump - Nel corso di una conversazione telefonica con Volodymyr Zelensky, avvenuta lo scorso 4 luglio, il presidente degli Stati Uniti avrebbe incoraggiato privatamente l'Ucraina a prendere in considerazione attacchi più in profondità all'interno del territorio russo. Non solo: Trump avrebbe chiesto al suo omologo se l'esercito di Kiev sarebbe in grado di colpire Mosca e San Pietroburgo, qualora venissero forniti missili a lungo raggio.
Le "persone informate sulle discussioni" citate dal quotidiano britannico aggiungono che il tycoon avrebbe detto di volere che i russi «sentissero il dolore». La risposta di Zelensky sarebbe stata affermativa: «Assolutamente. Possiamo farlo se ci dai le armi». Il Washington Post sostiene che Trump starebbe valutando l'invio di missili Tomahawk all'Ucraina. Queste armi a lungo raggio permetterebbero all'esercito ucraino di colpire obiettivi ad alcune centinaia di chilometri dal confine.
Breaking: Donald Trump has privately encouraged Ukraine to step up deep strikes on Russian territory, even asking Volodymyr Zelenskyy whether he could strike Moscow if the US provided long-range weapons, according to people briefed on the discussions. https://t.co/Z7jB4GaDzM pic.twitter.com/kyeaZJi0jV
L'apporto di Melania - Un altro elemento interessante emerso in queste ore è la presunta influenza di Melania Trump sulle decisioni politiche del marito. La First Lady avrebbe fatto notare la discrepanza tra le parole e le azioni di Vladimir Putin. A dirlo è stato lo stesso Donald Trump lunedì, a margine dell'incontro con il segretario generale della Nato Mark Rutte. «Le mie conversazioni con lui (Putin, ndr) sono sempre molto piacevoli. Dico, non è una conversazione davvero piacevole? E poi i missili vengono lanciati quella notte», ha detto Trump. «Torno a casa e dico alla First Lady: ho parlato con Vladimir oggi. Abbiamo avuto una conversazione meravigliosa. Lei ha risposto: "Davvero? Un'altra città è appena stata colpita"».
A prescindere dalla fondatezza di questo assunto, che è tutta da verificare, gli utenti ucraini dei social stanno manifestando apprezzamento nei confronti di Melania. Un meme che circola in queste ore la ritrae nei panni misteriosi di "agente Melania Trumpenko", che indossa una giacca con il tridente ucraino e sta svolgendo la sua opera sotto copertura a beneficio di Kiev.
Il Cremlino analizza - Il Cremlino, dopo aver liquidato sbrigativamente la scadenza di 50 giorni per l'accordo di pace, ha affermato che le dichiarazioni di Trump di ieri erano «serie e richiedevano un'analisi». Mosca è pronta a negoziare con gli Stati Uniti ma senza cedere ad alcun ultimatum «inaccettabile», ha fatto sapere il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov.
Agent Melania Trumpenko pic.twitter.com/rVzf6tJfvJ
— Kate from Kharkiv (@BohuslavskaKate) July 14, 2025
Il mal di pancia Maga - La posizione della Casa Bianca non viene vista di buon occhio da parte del movimento Maga che fa capo a Donald Trump. A dare voce ai mal di pancia è stato l'ex stratega del presidente, Steve Bannon, nel suo podcast "War Room".
«L'Ucraina sta diventando davvero pericolosa. È una guerra europea. Lasciamo che se ne occupi l'Europa. Hanno le risorse. Hanno la manodopera. Stiamo per armare persone su cui non abbiamo letteralmente alcun controllo», ha dichiarato Bannon a proposito dell'Ucraina. «Questa è una guerra vecchio stile, logorante, nelle terre insanguinate d'Europa, e ci stanno trascinando dentro».