Famiglia linciata perché «praticava la stregoneria»


L'ennesimo fatto di sangue scuote la regione più povera dell'India, il Bihar
L'ennesimo fatto di sangue scuote la regione più povera dell'India, il Bihar
NEW DELHI - Gli abitanti di un villaggio indiano hanno picchiato a morte una famiglia di cinque persone e poi hanno gettato i loro corpi in un lago, accusando le vittime di «praticare la stregoneria» e di aver causato la morte di un ragazzo. Lo ha annunciato oggi la polizia.
Tre persone sono state arrestate e hanno confessato l'omicidio, ha aggiunto la polizia dello Stato nordorientale del Bihar. Il principale accusato credeva che la recente morte di suo figlio fosse stata causata da una delle persone assassinate, e lo ha quindi accusato «insieme alla sua famiglia di praticare la stregoneria», ha proseguito la polizia.
«Dopo aver picchiato a morte le vittime, i colpevoli hanno caricato i corpi su un trattore e li hanno gettati in un lago», ha aggiunto. Tra le vittime ci sono anche tre donne, di cui una di 75 anni.
Gli assassini e le loro vittime appartenevano alla tribù Oraon, che vive nel Bihar, lo Stato più povero dell'India e una regione a maggioranza indù con 130 milioni di persone.