Area dell'ex Macello, «non si aspettino altri dieci anni»

La Sinistra lancia un appello al Municipio: «Faccia quanto necessario per riqualificare la zona. I Municipali collaborino all'inchiesta»
LUGANO - Non si aspettino altri anni prima di utilizzare il sedime dell'ex Macello, indipendentemente dall'inchiesta in corso, che andrebbe chiusa in tempi il più rapidi possibile. Lo chiede la Sinistra luganese dopo che il Consiglio comunale ha approvato questa sera il Messaggio Municipale concernente la modifica di piano regolatore.
Grazie a questo sì sarà possibile progettare dei lavori in grado di riqualificare una zona «da troppo tempo abbandonata e devastata dall’agire poco lungimirante del Municipio durante la scorsa legislatura», si legge in una nota del gruppo, che invita «i Municipali coinvolti a non mettere in atto misure dilatorie volte a procrastinare la conclusione dell’inchiesta, ma a collaborare con la magistratura affinché sia fatta piena luce su quanto accaduto», oltre che ad assumersi le eventuali responsabilità politiche e penali.
Ritiene che gli interventi nell'area non siano ritenuti prioritari per l'Esecutivo luganese ma è convinto che «Lugano non può aspettare altri 10 anni per iniziare a progettare quello che sarà il nuovo comparto dell'ex-Macello», con la speranza che «dalle macerie possa nascere qualcosa che riporti almeno una vivacità studentesca in centro città».
Dunque chiede di inserire nel piano finanziario i crediti già votati dal Consiglio comunale per la progettazione e la realizzazione della parte comunale e di approvare un diritto di superficie per la parte privata, facendo in modo che i lavori procedano in modo coordinato.