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«È un attacco frontale alle corti di questo Paese»

Il presidente statunitense ha fatto causa a tutti giudici federali del Maryland.
IMAGO
Fonte Ats ans
«È un attacco frontale alle corti di questo Paese»
Il presidente statunitense ha fatto causa a tutti giudici federali del Maryland.

WASHINGTON -  Donald Trump sfida i giudici federali del Maryland. Il Dipartimento di giustizia guidato da Pam Bondi ha intentato una causa senza precedenti contro i 15 togati federali della Corte distrettuale del Maryland accusandoli di "abuso di potere giudiziario" per aver imposto una sospensione automatica di 48 ore alle deportazioni, in attesa che i togati valutassero i ricorsi.

Secondo esperti legali la mossa è un attacco senza precedenti all'indipendenza della magistratura, mentre gli avvocati del governo hanno affermato che era necessaria per preservare l'autorità costituzionale del presidente in materia di immigrazione.

I tribunali di tutti gli Stati americani hanno rallentato o bloccato molte delle azioni di Trump da quando è tornato alla Casa Bianca a gennaio, mentre valutano le contestazioni legali al suo programma, inclusi i piani per espulsioni di massa e licenziamenti di dipendenti federali. E molte di queste sfide si sono svolte nei tribunali federali del Maryland.

«È un atto sconsiderato e irresponsabile, un altro attacco frontale alle corti di questo paese», ha dichiarato il giudice federale in pensione J. Michael Luttig, che ha prestato servizio presso la Corte d'appello degli Stati Uniti per il Quarto Circuito dal 1991 al 2006.

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