A Kim non piace il Golden Dome
A Kim non piace il Golden Dome Il governo di Pyongyang ha duramente criticato il progetto anti-missilistico del presidente statunitense Donald Turmp
Il governo di Pyongyang ha duramente criticato il progetto anti-missilistico del presidente statunitense Donald Turmp
PYONGYANG - La Corea del Nord ha criticato il piano di scudo missilistico "Golden Dome" del presidente americano Donald Trump, definendolo una minaccia «molto pericolosa e minacciosa» che mira a trasformare lo Spazio in un'arma, hanno riferito i media statali.
Il ministero degli esteri di Pyongyang ha emesso un memorandum «per informare la comunità internazionale che l'istituzione da parte degli Stati Uniti di un nuovo sistema di difesa missilistica è una «iniziativa pericolosa e volta a minacciare la sicurezza strategica degli Stati dotati di armi nucleari», ha riferito l'agenzia di stampa centrale coreana (KCNA).
«Il piano degli Stati Uniti per la costruzione di un nuovo sistema di difesa missilistica è la causa principale dell'innesco della corsa globale agli armamenti nucleari e spaziali, stimolando le preoccupazioni sulla sicurezza degli Stati dotati di armi nucleari e trasformando lo Spazio in un potenziale campo di guerra nucleare», scrive la KCNA.
Si tratta di «un tipico prodotto del principio "America first", il massimo dell'autocompiacimento, dell'arroganza, della prepotenza e dell'arbitrarietà, e rappresenta uno scenario di guerra nucleare nello spazio», ha commentato l'Istituto per gli studi americani del ministero degli esteri di Pyongyang.
Il 20 maggio il presidente americano Donald Trump ha annunciato la scelta del Golden Dome, l'ambizioso programma da 175 miliardi di dollari, basato sulla rete di centinaia di satelliti che orbitano intorno al globo dotati di sofisticati sensori e intercettori per neutralizzare i missili nemici in arrivo da paesi come Cina, Iran, Corea del Nord o Russia.
La scorsa settimana Pechino ha espresso tutto il suo disappunto, dicendosi «seriamente preoccupata» per il progetto, e ha chiesto a Washington di abbandonarne quanto prima lo sviluppo.
