Un rapimento che si risolve via chat. 15enne prelevato e poi rilasciato

Sarebbe il figlio di un imprenditore, la sua famiglia conoscerebbe i rapitori. «Non mi hanno maltrattato»
SAN GIORGIO A CREMANO (NA - Un 15enne stamattina è stato rapito nel Napoletano. La famiglia è poi potuta andare a riprenderlo dopo un accordo via chat tra il padre e i rapitori, che, anche se avevano chiesto un riscatto, lo hanno lasciato andare senza incassare soldi.
Il giovane è stato incappucciato e prelevato con la forza da almeno due persone, davanti a un bar di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, di fronte a un dipendente e a un avventore. È stato poi portato via con un furgone risultato rubato. È stato condotto, come racconterà lui stesso, in un'abitazione vuota poco lontana dal luogo del rapimento. Non è stato maltrattato ma guardato a vista e incappucciato e bloccato su una sedia.
Il padre, un imprenditore del quartiere Barra di Napoli, è entrato in contatto con i rapitori via chat e da loro ha avuto il via libera per andare a riprenderlo, in un posto prestabilito, tra Licola e Qualiano, nell'hinterland a nord di Napoli. Lui aveva avvertito i carabinieri di assecondare l'ultima richiesta dei malviventi: lasciarlo libero in cambio del versamento di un riscatto, forse un milione e mezzo.
Il luogo del rilascio veniva via via fornito dai rapitori. A prendere il ragazzo sono andati gli zii assieme a dei poliziotti in borghese. Prima di essere lasciato libero, il ragazzo è riuscito a farsi dare un cellulare da alcuni passanti e ha chiamato il padre.
Secondo quanto si è appreso, inoltre, sembrerebbe che la famiglia della vittima e i rapitori si conoscessero. Stasera, nella Questura di Napoli, assistito dall'avvocato Michele Rullo, il padre del 15enne è stato ascoltato per circa un'ora dal pm antimafia di Napoli Henry John Woodcock che subito dopo ha deciso di sentire anche il ragazzo.