«Lo slancio si è già esaurito»

Gli effetti del vertice in Alaska ad agosto tra Trump e Putin sembrano ormai del tutto esauriti. Ryabkov: «La causa? Soprattutto le attività distruttive degli europei»
MOSCA / KIEV - Lo «slancio» per una soluzione del conflitto in Ucraina che si era creato con l'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump in Alaska «si è in gran parte esaurito» a causa «di attività distruttive, prima di tutto da parte degli europei». Lo ha detto il vice ministro degli esteri russo Serghei Ryabkov, citato dall'agenzie russe.
«Sfortunatamente - ha dichiarato Ryabkov davanti alla Duma, la camera bassa del parlamento russo - dobbiamo ammettere che il forte slancio di Anchorage per un accordo si è in gran parte esaurito per gli sforzi degli oppositori e sostenitori della 'guerra fino all'ultimo ucraino', prima di tutto tra gli europei».
Il vice ministro ha anche sottolineato che Mosca chiede agli USA un atteggiamento «ragionevole e responsabile» sull'eventuale invio di missili Tomahawk all'Ucraina, sottolineando che esso significherebbe un cambiamento qualitativo della situazione.
Gli Stati Uniti, ha aggiunto, devono astenersi da iniziative strategiche che la Russia potrebbe considerare come tentativi di influenzare le sue capacità di deterrenza nucleare.
«L'uso ipotetico di tali sistemi d'arma - ha sottolineato Ryabkov - è possibile solo con il coinvolgimento diretto di personale americano. Spero che coloro che spingono Washington a una tale decisione comprendano la profondità e la gravità delle conseguenze». «Da parte nostra - ha aggiunto il vice ministro - facciamo appello all'amministrazione americana perché affronti questa situazione con sobrietà e responsabilità».