Complotti e cospirazioni dietro la morte di Kirk

Da Israele ai Trasgender, sui social dilagano le teorie del complotto relative alla morte dell'attivista di destra.
WASHINGTON - L'assassino di Charlie Kirk è stato catturato dopo 33 ore e le autorità hanno già dichiarato che chiederanno la pena di morte. Nonostante questo, sui social dilagano teorie cospirazioniste che attribuiscono la morte dell'attivista a Israele, al movimento Maga, ai militanti transgender o al gruppo di estrema destra dei Groypers. Teorie spesso cavalcate da alcuni personaggi noti.
A suscitare dubbi sulla versione ufficiale dei fatti è ad esempio Steve Bannon, l'ex stratega di Donald Trump. «Sembra tutta una sceneggiatura. Dobbiamo andare fino in fondo», ha detto.
L'ex first buddy Elon Musk ha invece aleggiato l'idea che l'assassino non abbia agito da solo: ha parlato di 'cellula terroristica' commentando un post che sosteneva che diverse persone transgender avevano avvertito nei giorni precedenti alla sparatoria che «sarebbe successo qualcosa» a Charlie Kirk.
Il podcaster conservatore Booker Scott ha invece puntato il dito contro un «esercito di transgender che non si fermerà davanti a nulla per ottenere ciò che vuole». L'esercito a cui Scott pare far riferimento è Trantifa, una divisione del movimento di sinistra Antifa.
Un'altra teoria che ha guadagnato terreno è quella che dietro l'uccisione di Kirk ci siano Israele e i suoi potenti sostenitori americani come Bill Ackman: loro avrebbero cospirato per intimidire Kirk perché stava iniziando a disincantarsi nei confronti dello stato ebraico a causa della guerra a Gaza.