L'ONU: i raid su Doha un attacco alla pace e alla stabilità della regione

L'Alto commissario per i diritti umani Volker Türk: «Una scioccante violazione del diritto internazionale». Gli Stati membri «fermino il flusso verso Israele di armi» ha aggiunto.
GINEVRA - Il raid israeliano del 9 settembre a Doha ha rappresentato «una scioccante violazione del diritto internazionale, un attacco alla pace e alla stabilità regionale e un duro colpo all'integrità dei processi di mediazione e negoziazione in tutto il mondo».
Lo ha denunciato oggi a Ginevra l'Alto commissario dell'ONU per i diritti umani Volker Türk.
«In quanto tale, lo condanno e invito questo Consiglio e tutti i governi a fare lo stesso», ha detto nel suo intervento nel quadro del dibattito urgente del Consiglio per i diritti umani sulla «recente aggressione militare lanciata da Israele contro lo Stato del Qatar il 9 settembre 2025».
L'Alto commissario ha sottolineato come l'attacco israeliano che ha preso di mira i negoziatori di Hamas in Qatar è stato concomitante con altre azioni che stanno distruggendo qualsiasi prospettiva di una soluzione a due Stati, ovvero «l'unica via per una pace sostenibile».
Per Türk questo attacco dimostra «l'urgente necessità che gli Stati membri intervengano», ma «pochi lo hanno fatto».
Quasi due anni dopo i terrificanti attacchi terroristici del 7 ottobre 2023 e la conseguente escalation di violenza, questa «carneficina deve cessare», gli Stati membri «non possono più aspettare» e hanno l'obbligo di intraprendere azioni concrete «per porre fine alle gravi violazioni del diritto internazionale», e fermare «il flusso verso Israele di armi che rischiano di violare le leggi di guerra», ha aggiunto l'Alto commissario.